I FUNGHI DI GENNAIO 2013
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I FUNGHI DI GENNAIO .
Bene, riprendiamo seriamente il discorso "i funghi di Gennaio".
Sarà dura, viste le previsioni meteo, però mi sento di confermare qualche specie nonostante tutto.
Per la Flammulina velutipes per esempio questo potrebbe essere addirittura solo l'inizio.
Non dimentichiamo infatti che questa specie ama il freddo e che a differenza di quasi tutte le altre specie può nascere addirittura con la neve.
Ripropongo la foto di ( GIANCA50 ) già usata precedentemente poichè la raffigura egregiamente
Sarà dura, viste le previsioni meteo, però mi sento di confermare qualche specie nonostante tutto.
Per la Flammulina velutipes per esempio questo potrebbe essere addirittura solo l'inizio.
Non dimentichiamo infatti che questa specie ama il freddo e che a differenza di quasi tutte le altre specie può nascere addirittura con la neve.
Ripropongo la foto di ( GIANCA50 ) già usata precedentemente poichè la raffigura egregiamente
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Re: I FUNGHI DI GENNAIO
Un'altra specie che non dovrebbe mancare in questo mese è il Leccinum lepidum.
Fungo non eccezionale dal punto di vista alimentare, ma che riesce a darti belle emozioni quando lo trovi.
Abbondante nei boschi di leccio può riempire il cesto anche in questo mese così avverso per i raccoglitori di funghi.
Anche per questo fungo penso basti una bella ed esauriente foto per non confonderlo con altri funghi:
(foto di Vincenzo)
Fungo non eccezionale dal punto di vista alimentare, ma che riesce a darti belle emozioni quando lo trovi.
Abbondante nei boschi di leccio può riempire il cesto anche in questo mese così avverso per i raccoglitori di funghi.
Anche per questo fungo penso basti una bella ed esauriente foto per non confonderlo con altri funghi:
(foto di Vincenzo)
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Re: I FUNGHI DI GENNAIO
Un'altra specie che ancora potremmo ancora trovare a Gennaio, ma è più un augurio che una previsione, è l'Hygrophorus russula.
Fungo inconfondibile anche questo per le sue screziature rossastre sia sul cappello che sul gambo.
A volte si gira per ore nel bosco senza vederne traccia, poi all'improvvviso si incappa in una stazione di crescita che ti fa riempire il cesto.
Spesso questo fungo si comporta come il marzuolo (un Higroforo anche lui d'altronde) ossia rimane nascosto sotto le foglie rimanendo invisibile fino a quando l'occhio di un conoscitore esperto non intravede che qualcosa sta sollevando le foglie e allora... in quel caso si raccolgono gli esemplari più belli, ancora sodi e non eccessivamente aperti.
Fungo inconfondibile anche questo per le sue screziature rossastre sia sul cappello che sul gambo.
A volte si gira per ore nel bosco senza vederne traccia, poi all'improvvviso si incappa in una stazione di crescita che ti fa riempire il cesto.
Spesso questo fungo si comporta come il marzuolo (un Higroforo anche lui d'altronde) ossia rimane nascosto sotto le foglie rimanendo invisibile fino a quando l'occhio di un conoscitore esperto non intravede che qualcosa sta sollevando le foglie e allora... in quel caso si raccolgono gli esemplari più belli, ancora sodi e non eccessivamente aperti.
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Re: I FUNGHI DI GENNAIO
Ancora un HYGROPHORUSche potreste incontrare, ma questa volta ben distinguibile per il suo colore rosato e per l'inconfondibile alone più scuro al centro del cappello:
HYGROPHORUS ROSEODISCOIDEUS
HYGROPHORUS ROSEODISCOIDEUS
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Re: I FUNGHI DI GENNAIO .
ancora una foto (di Vincenzo)
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Re: I FUNGHI DI GENNAIO .
Vorrei tornare sui [size=TricholomaTerreum/scalpturatum/atrosquamosum/squarrulosum, per cercare insieme di distinguerli l'uno dall'altro.
Sono tutti più o meno fragili, campanulati prima e spianati dopo, con umbone e con squamette sul cappello,ecc.
Alcuni prediligono i boschi di conifere, come il terreum, ma non è detto!
Quindi ci dobbiamo affidare ad altre caratteristiche per poterli determinare con certezza
Ciò che può aiutarci a distinguere per esempio un terreum dagli altri è la mancanza di [/b]odore e la tendenza delle lamelle a colorarsi di grigio, oltre ad essere leggermente "denticolate".
Le squamette tendono al grigio topo/grigio nerastre
Lo scalpturatum invece si distingue per le lamelle che tendono a macchiarsi di giallo, come anche il gambo;
le squamette sono tendenzialmente più sul beige/marroncino e l'odore è di farina
Atrosquamosum[/b] presenta le classiche squamette nerastre sul cappello e , ma anche sul gambo.
Inoltre ha un caratteristico odore di pepe e anche lui ha sapore di farina.
Infine lo squarrulosum , che può essere considerato una varietà dello atrosquamosum, è anche lui è coperto di squamette nerastre specialmente al centro del cappello, e nel gambo si presentano fitte, scure e puntiformi
l'odore è di farina, le lamelle bianco grigiastre
Queste sono a grandi linee le differenze macroscopiche per poter provare a distinguere una specie dall'altra, non dimenticando che esistono altre specie simili, sempre commestibili, ma forse meno comuni .
Dalle nostre parti inoltre non mi sembra sia stato mai trovato il Tricholoma Josserandii unica specie tossica che potrebbe essere confusa, ma come dicevo precedentemente presenta un forte odore di "cimice"
Sono tutti più o meno fragili, campanulati prima e spianati dopo, con umbone e con squamette sul cappello,ecc.
Alcuni prediligono i boschi di conifere, come il terreum, ma non è detto!
Quindi ci dobbiamo affidare ad altre caratteristiche per poterli determinare con certezza
Ciò che può aiutarci a distinguere per esempio un terreum dagli altri è la mancanza di [/b]odore e la tendenza delle lamelle a colorarsi di grigio, oltre ad essere leggermente "denticolate".
Le squamette tendono al grigio topo/grigio nerastre
Lo scalpturatum invece si distingue per le lamelle che tendono a macchiarsi di giallo, come anche il gambo;
le squamette sono tendenzialmente più sul beige/marroncino e l'odore è di farina
Atrosquamosum[/b] presenta le classiche squamette nerastre sul cappello e , ma anche sul gambo.
Inoltre ha un caratteristico odore di pepe e anche lui ha sapore di farina.
Infine lo squarrulosum , che può essere considerato una varietà dello atrosquamosum, è anche lui è coperto di squamette nerastre specialmente al centro del cappello, e nel gambo si presentano fitte, scure e puntiformi
l'odore è di farina, le lamelle bianco grigiastre
Queste sono a grandi linee le differenze macroscopiche per poter provare a distinguere una specie dall'altra, non dimenticando che esistono altre specie simili, sempre commestibili, ma forse meno comuni .
Dalle nostre parti inoltre non mi sembra sia stato mai trovato il Tricholoma Josserandii unica specie tossica che potrebbe essere confusa, ma come dicevo precedentemente presenta un forte odore di "cimice"
Re: I FUNGHI DI GENNAIO .
e ora posto le ultime foto di Vincenzo dove possiamo osservare alcuni caratteri peculiari del Tricholoma terreum ( lamelle denticolate e ingrigenti)
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Re: I FUNGHI DI GENNAIO .
ancora
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Re: I FUNGHI DI GENNAIO .
ed invece dello scalpturatum (si macchiano di giallastro )
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Re: I FUNGHI DI GENNAIO .
ancora
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