I FUNGHI DI NOVEMBRE .

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Re: I FUNGHI DI NOVEMBRE .

Messaggio da Gizeta » 29 ott 2015, 09:47

Molto più comune e molto ricercato è Lyophyllum fumosum = Lyophyllum conglobatus che normalmente si trova a cespi con esemplari connati che nascono da una massa carnosa bianca.
Nella mia zona è conosciuto con il nome volgare "moretto dell'Adige" per il colore della sua cuticola che ricorda i tricolomi grigi.
Cresce ai margini dei boschi di latifoglia e nei boschetti golenali spesso nascosti dalle foglie dei salici.
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Re: I FUNGHI DI NOVEMBRE .

Messaggio da Gizeta » 29 ott 2015, 09:49

In Lyophyllum decastes i singoli carpofori crescono fascicolati e non prendono origine da una massa comune.
Si possono rinvenire anche carpofori solitari e in questo caso attenzione a non confonderli con gli Entoloma autunnali.
Ci aiutano a distinguerli la sporata bianca, l'odore leggero e la tenacità della carne. Habitat boschi di latifoglia, parchi cittadini e boschetti golenali.
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Re: I FUNGHI DI NOVEMBRE .

Messaggio da Gizeta » 29 ott 2015, 09:51

Nello stesso habitat, molto simile e spesso confuso con L. decastes è Lyophyllum loricatum.
Macroscopicamente si distingue, sicuramente non in modo agevole, per la carne del cappello più tenace, con una cuticola lubrificata e glabra.
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Re: I FUNGHI DI NOVEMBRE .

Messaggio da Gizeta » 29 ott 2015, 09:53

In questo periodo possiamo ancora trovare Rugosomyces ionides = Calocybe ionides specie abbastanza rara e sicuramente una tra le più belle.
Colore del cappello di un bel viola più o meno scuro che si ripete anche sul gambo che è fibrilloso e striato.
Alla base del gambo è presente un feltro miceliare bianco. Le lamelle sono abbastanza fitte, smarginato-adnate e biancastre.
Cresce nei boschi di latifoglia.
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Re: I FUNGHI DI NOVEMBRE .

Messaggio da Gizeta » 29 ott 2015, 09:55

Altra specie rara è Rugosomyces persicolor = Calocybe persicolor dal bel colore rosa lilla della cuticola che si ritrova anche sul gambo.
Le lamelle sono uncinato-adnate o leggermente decorrenti, bianche all'inizio e poi giallo crema con la maturazione.
Cresce nelle zone umide ai margini dei boschi.
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Re: I FUNGHI DI NOVEMBRE .

Messaggio da Gizeta » 29 ott 2015, 09:57

Continuando con le rarità e presente in forum con una bella fotografia di Evelina -1987 di esemplari raccolti in Calabria e portati tempo fa al CSN autunnale dell'AMB è Rugosomyces onychinus = Calocybe onychina.
Caratteristiche sono la cuticola ruvida separabile, le lamelle larghe, spesse e gialle, il gambo corto e ruvido.
Cresce nei boschi di aghifoglia (Pinus) in terreno acido.
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Messaggio da Gizeta » 29 ott 2015, 10:00

Un'altra bella specie che abbiamo trovato in un prato a Roverè Veronese in occasione del CSN organizzato dal gruppo AMB di Verona e studiata anche dal Riva, è la altrettanto rara Tricholomella constricta = Calocybe constricta.
Il portamento che ricorda la C. gambosa, il generale colore bianco da giovane con un leggero imbrunimento con l'età, un pseudo anello sul gambo formato da residui cortiniformi, il gambo con la base attenuata quasi radicante, la carne con odore di farinoso e di sapore amaro sono tutti caratteri che ci aiutano nella sua determinazione.
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Re: I FUNGHI DI NOVEMBRE .

Messaggio da Gizeta » 29 ott 2015, 10:02

Un ritrovamento molto interessante di questi giorni in Val Nerina fatto da Vincenzo è Hypsizygus ulmarius; specie rinvenuta su un tronco degradato quasi sicuramente di cerro.
Si distingue a livello microscopico per le spore molto piccole, subsferiche di circa 5,5 micron di diametro.
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Re: I FUNGHI DI NOVEMBRE .

Messaggio da Gizeta » 29 ott 2015, 10:04

L'altra specie del genere trovata anche in Romagna dal nostro Giancarlo è Hypsizygus tessulatus che si riconosce agevolmente il caratteristico disegno presente sul cappello ben visibile soprattutto nei giovani esemplari.
Bellissima la tavola micro di Roberto Fernandez. -1987
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Re: I FUNGHI DI NOVEMBRE .

Messaggio da Gizeta » 29 ott 2015, 10:08

Cambiando decisamente habitat, nelle zone bruciate troviamo dei caratteristici funghi che possiamo definire termo-indotti o termo-favoriti dall'azione del fuoco.

Termo-indotti, perché magari le loro spore hanno bisogno di uno shock termico per germinare, necessità che hanno anche alcuni semi delle tipiche piante della macchia mediterranea.
Termo-favoriti perché trovano un habitat arricchito di sostanze minerali e non, sgombro da altre specie fungine distrutte dal passaggio del fuoco (assenza di competizione).


Uno di questi è Faerberia carbonaria = Cantharellus carbonarius che io ho trovato alcuni anni fa in Sardegna, in quasi tutte le zone con residui di combustione proprio nei primi giorni di novembre e dopo abbondanti piogge.
E' un fungo di facile determinazione oltre che per l'habitat, per il portamento quasi onfaloide, per il colore grigio scuro o con toni bruni del cappello e del gambo, per le lamelle bianche provviste di anastomosi e per la carne elastica e tenace.
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