I FUNGHI DI NOVEMBRE .

[Ktenea]

Nello stesso habitat cresce anche il Cystoderma amianthinum:

Cystoderma amianthinum [salv].jpg

Come si vede dalla foto l’aspetto generale è assai simile a quello della specie precedentemente illustrata, la differenza fondamentale risiede, macroscopicamente, nelle colorazioni del basidioma che in questo caso variano dal crema giallastro all’ocra, generalmente più scuro verso il centro del cappello. In alcuni casi la superficie del cappello si presenta con delle marcate rugosità che si intersecano tra loro, caratteristica che aveva indotto alla creazione di una varietà, detta appunto Cystoderma amianthinum var. rugosoreticulatum che ben corrisponde alla foto che segue:

Cystoderma amianthinum f.ma rugosoreticulatum (4) [salv].JPG

Attualmente si considera questa caratteristica come una variabilità ecologica della specie, tanto che su Index Fungorum sono attualmente sinonimizzate.

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Assai simile ma con colori che vanno più verso il rosso cinabro è Cystodermella cinnabarina (= Cystoderma cinnabarinum = Cystoderma terryi) che qui vediamo in una bellissima foto di Mefi:

cystodermaa170011.jpg

Tende ad essere più robusta e massiccia delle specie precedenti con le quali condivide habitat e periodo di crescita.

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Un altro funghetto assai simile è Cystodermella granulosa (=Cystoderma granulosum). Eccolo in foto:

Cystoderma granulosum (1) [salv].jpg

Anche questa specie è assai simile alle precedenti ma le colorazioni sono più scure e con evidenti tonalità vinose. Per chiudere questa carrellata di Cystoderma ecco il Cystoderma fallax in un bello scatto del mitico Carlo:

Cystoderma%20sp_%20sett_97%20(Copia).jpg

Come si vede assai simile alle due ultime specie illustrate, presenta dei colori più bruni ed un anello (o sarebbe meglio dire armilla) più persistente e più scuro di Cystodermella cinnabarina che è la specie più vicina. Altre differenze tra tutte queste specie vanno ricercate col microscopio, ma a scanso di equivoci, sono tutte non commestibili.

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Un bellissimo boleto che ho trovato in questi giorni è il Boletus aemilii:

boletus aemilii4 [salv].JPG

Si tratta di una specie robusta con dei colori veramente appariscenti di gambo e cappello, di un bel rosso rubino, abbastanza simili a quelli di Boletus regius e Boletus pseudoregius con i quali è possibile confonderlo ad un primo sguardo. In realtà, oltre ad avere i tubuli leggermente decorrenti sul gambo, Boletus aemilii non possiede reticolo ed inoltre il viraggio della carne, assente su B. regius, è piuttosto intenso rispetto a quello appena accennato di B. pseudoregius. Eccolo ancora:

boletus aemilii1 [salv].JPG

Si tratta di una specie che ama il caldo e che pertanto è possibile trovare all’inizio di questo estivo Novembre, sotto quercia. Non è affatto una specie comune, per cui, anche se certamente commestibile, è bene lasciarlo nel bosco e sperare che si riproduca….

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Un altro bellissimo boleto non troppo comune è il Boletus luteocupreus, eccolo in foto:

boletus luteocupreus1 [salv].JPG

Si tratta di una specie molto robusta ed estremamente appariscente per le sue colorazioni, appunto luteo cupree he he he. Infatti il cappello ha un bel colore giallo di fondo che tende a colorarsi di un bel rosso ramato. Il gambo su sfondo giallastro è robusto ed è provvisto di un evidente reticolo a maglie abbastanza strette di colore rosso. I pori sono di un bel rosso brillante ad eccezione della zona marginale che è invece gialla. Tutto il basidioma diventa blu al minimo contatto. Eccolo ancora:

boletus luteocupreus4 [salv].JPG

Davvero un bell’effetto cromatico…. Purtroppo per i micofagi questa bella specie non è commestibile.

[Ktenea]

Secondo molti, Boletus luteocupreus non sarebbe che una forma più gialla di Boletus rhodopurpureus, io penso che in realtà siano due specie diverse anche se molto vicine(anche su index fungorum sono separate). Ecco Boletus rhodopurpureus:

boletus rhodopurpureus1 [salv].JPG

Come si vede, anche gli esemplari molto giovani hanno un bel colore porpora piuttosto uniforme…. Queste specie, insieme qualche altra, sono nate dalle “ceneri” di quello che una volta era il Boletus purpureus di Fries che viene considerato oramai “nomen confusum”, in quanto, per l’appunto, diverse specie diverse venivano chiamate così. Allo stato attuale oltre alle due specie già citate esiste anche il Boletus rhodopurpureus f.ma xanthopurpureus che secondo la mia interpretazione dovrebbe essere quello dello scatto che segue:

Boletus rhodopurpureus xantopurpureus (1) [salv].JPG

Si tratta in effetti di una forma “xantoide” della specie tipo. In effetti la situazione in letteratura appare ancora un tantino confusa…. Nessuna di queste specie è commestibile.

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Altro Boleto molto bello e piuttosto comune è il Boletus radicans (=Boletus albidus)

Boletus radicans (3) [salv].JPG

Si tratta di un altro robusto boleto caratterizzato da un cappello di colore variabile dal bianco al, bianco crema al bianco-caffellatte, i pori sono gialli così come il gambo, che è provvisto nel tratto superiore, di un fine reticolo concolore e pertanto non evidente. Eccolo ancora:

Boletus radicans3 [salv].JPG

Tutte le superfici, così come la carne virano rapidamente ed intensamente al blu al tocco ed alla sezione. Si tratta di una specie che possiede carne decisamente amara e pertanto non è possibile il suo utilizzo in cucina.

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Su ceppaie di pino e possibile trovare una specie veramente bella che diventa anche estremamente robusta, si tratta di Tricholomopsis rutilans

Tricholomopsis rutilans (1) [salv].JPG

Come si vede dalla foto, è caratterizzata dalla crescita cespi tosa e dai meraviglioso colori del cappello squamoso, con toni che variano dall’arancio al viola più o meno carico, ma sempre con sfumature vinose. Anche il gambo presenta tinte più o meno sugli stessi colori anche se più diluiti. Notevole il contrasto cromatico col le lamelle giallastre, veramente un bello spettacolo!!!! Non riesco a fare a meno di fotografare questa specie quando la trovo…. Eccola ancora:

Trichoompsis rutilans (4) [salv].JPG

Si tratta di un fungo con carne amarescente e che non è possibile usare in cucina, ma davvero riempie gli occhi…

[Ktenea]

Chiudo questa mia carrellata con un bellissimo Tricholoma che è possibile trovare in questo mese sotto latifoglia, si tratta di Tricholoma acerbum:

Tricholoma acerbum (2) [salv].JPG

Come si vede dalla foto si tratta di una specie robusta, che presenta un cappello estremamente carnoso di colore crema biancastro, crema ocraceo, lamelle e del gambo sono di colore crema, spesso si macchia di chiazzette color ruggine. Estremamente caratteristico è il margine del cappello fortemente involuto e rugoloso-scanalato. Eccolo ancora:

Tricholoma acerbum (5) [salv].jpg

Si tratta di un fungo con carne piuttosto amara, e pertanto da considerare non commestibile. In alcune zone viene in realtà consumato, previa prebollitura…. Io credo che ci sia davvero di meglio…. He he he
Detto questo vi saluto tutti e vi aspetto alla prossima…. Un abbraccio

[Vincenzo Migliozzi]

Ciao

fermo restando che mancano ancora diversi giorni all'inizio del mese di Novembre , per cui potremmo trovarci a visionare altri contributi, voglio espressamente rivolgere un plauso alla correttezza e alla voglia di partecipazione messe in mostra da Maurp/Ktenea che , con precisione svizzera e con grande maestria , da tempo ci sta deliziando con immagini e descrizioni da plauso.

Grazie Mauro !!

Non mi permetto di aggiungere altro.........ma credo di poter dire che è l'unico ad aver preso e mantenuto un impegno.

Enzo.