I FUNGHI DI OTTOBRE .

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Gizeta
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Re: I FUNGHI DI OTTOBRE

Messaggio da Gizeta » 30 set 2015, 05:57

Simile, ma di taglia più piccola e con l’imenio pseudo lamellato formato da pliche anastomosate è Cantharellus cinereus. La sua carne è più elastica e presenta un accentuato odore fruttato. L’imenio è di un bel grigio cenere che schiarisce con la maturazione delle spore.
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Re: I FUNGHI DI OTTOBRE

Messaggio da Gizeta » 30 set 2015, 06:00

Pseudocraterellus undulatus, presenta un cappello con bordo molto tormentato, lobato, crespo e solcato.
Il suo imenio si pone in una posizione intermedia tra quello di C. cornucopioides e C. cinereus; è formato da pliche a zone spesso appena accennate, in certe punti è solo rugoso, in altri è quasi liscio.
Spesso cresce direttamente su terreno nudo dilavato dalla pioggia nei boschi di castagno, faggio e quercia.
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Re: I FUNGHI DI OTTOBRE

Messaggio da Gizeta » 30 set 2015, 06:02

Più comune nei boschi di pino silvestre in mezzo all’erica, ma diffusa anche in boschi di latifoglia, troviamo la famosa e ricercata finferla: Craterellus lutescens.
E’ un fungo inconfondibile per i suoi vivaci colori, per la consistenza e per il profumo fruttato intenso della sua carne.
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Re: I FUNGHI DI OTTOBRE

Messaggio da Gizeta » 30 set 2015, 06:06

Non comune, possiamo rinvenire degli esemplari dove manca totalmente il pigmento giallo: Craterellus lutescens f.ma schizocroica.
Questo ritrovamento e le belle foto sono di F. Damiani.
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Re: I FUNGHI DI OTTOBRE

Messaggio da Gizeta » 30 set 2015, 06:08

Craterellus tubaeformis è molto simile a C. lutescens, ma presenta colori più smorti e ha l’imenio decorato da pliche ramificate anastomosate.
E’ una specie lignicola che troviamo nascente da residui legnosi interrati o sulle ceppaie degradate.
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Re: I FUNGHI DI OTTOBRE

Messaggio da Gizeta » 30 set 2015, 06:10

Nei boschi di latifoglia e di conifera possiamo trovare a gruppi con esemplari concrescenti o anche singoli Hydnum repandum.
La superficie del cappello è irregolare, vellutata, pruinosa di color ocra rosato pallido.
L’imenio è costituito da aculei di color pallido un po’ decorrenti sul gambo che si presenta spesso rudimentale, tozzo, eccentrico.
La sua carne è fragile e si rompe con estrema facilità (cassante).
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Re: I FUNGHI DI OTTOBRE

Messaggio da Gizeta » 30 set 2015, 06:12

Hydnum albidum, ora ricompreso in I.F. nella specie Hydnum repandum, presenta invece una superficie del cappello bianca, biancastra e molto pubescente.
Io lo trovo nei boschi misti in lunghe file con carpofori molto interrati di laboriosa estrazione e per questo nella mia zona sono conosciuti come “sassetti”.
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Re: I FUNGHI DI OTTOBRE

Messaggio da Gizeta » 30 set 2015, 06:13

Con un aspetto più esile e slanciato, con la superficie del cappello più colorata e con gli aculei non decorrenti, nello stesso habitat troviamo anche Hydnum rufescens.
Di solito si trova in gruppi ad esemplari singoli.
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Re: I FUNGHI DI OTTOBRE

Messaggio da Gizeta » 30 set 2015, 06:14

Una rara specie trovata dal nostro Vincenzo è Hydnum umbilicatum.
Macroscopicamente è molto simile a H. rufescens. Si distingue macroscopicamente per il profondo ombelico al centro del cappello.
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Re: I FUNGHI DI OTTOBRE

Messaggio da Gizeta » 30 set 2015, 06:16

Sarà capitato a molti di vedere emergenti dallo strato di foglie ma crescenti da detriti legnosi, delle strane fruttificazioni cilindriche a forma di sottile clava alte fino a circa 30 cm.
Si tratta di Macrotyphula fistulosa. I basidiomi sono di color giallo-bruno, giallo-fulvo, e internamente cavi.
La superficie fertile si trova in alto e ricopre la parte esterna per circa 2/3 dell’altezza. La carne è tenace senza odore o sapore particolari.
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