I FUNGHI DI SETTEMBRE

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Daniele
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Re: I FUNGHI DI SETTEMBRE

Messaggio da Daniele » 31 ago 2010, 12:11

termino la serie con i Tricholoma

eccovi la famosa moretta o meglio Tricholoma terreum
Tricholoma%20%20terreum.jpg
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Daniele
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Re: I FUNGHI DI SETTEMBRE

Messaggio da Daniele » 31 ago 2010, 12:18

attenzione a non confonderla con il velenoso Tricholoma pardinum che si differenzia in primis per le proporzioni massicce in confronto al terreum che si presenta fragile, la carne si presenta soda e compatta nel pardinum

foto di Vinzenzo T. pardimum var. filamentosus
DSCN6769filamentosum.JPG
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Daniele
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Re: I FUNGHI DI SETTEMBRE

Messaggio da Daniele » 31 ago 2010, 12:20

con questa immagine di Tricholoma pardinum var. filamentosum vi saluto

-6116 -5327

foto di Vincenzo
DSCN6770filamentosum.JPG
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Vincenzo Migliozzi
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Re: I FUNGHI DI SETTEMBRE

Messaggio da Vincenzo Migliozzi » 31 ago 2010, 14:13

Complimenti a Daniele.........per gli UTILI CONFRONTI.

Ciao da Enzo. -5327 -5327 -5327

Alias
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Re: I FUNGHI DI SETTEMBRE

Messaggio da Alias » 07 set 2010, 09:06

nicola ha scritto:-6565

chissa' dalla peossima settimana cosa si trovera' qui' da noi,,,,,,?[
speriamo ora che dai prossimi giorni.........ce ne siano per tutti, dal nord al sud passando per casa mia.

Ktenea
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Re: I FUNGHI DI SETTEMBRE

Messaggio da Ktenea » 31 ago 2011, 08:01

Eccomi di ritorno dalle ferie….. davvero ci volevano!!!!!
Sta arrivando Settembre e con esso anche in Sardegna si può ricominciare a parlare di funghi dopo la lunga pausa estiva.
In realtà Settembre è ancora un mese mooolto caldo e , salvo eccezionali piogge di fine Agosto, potremo aspettarci di trovare dei funghi solo verso la fine del mese.
Eviterò di parlare ancora dei porcini, ma ovviamente sarà possibile trovarli anche abbondanti se arriverà l’acqua……
Tra i primi funghi che io trovo in settembre c’è senz’altro Boletus permagnificus
boletus permagnificus7 [salv].JPG
Come dice il nome stesso si tratta di una specie davvero bellissima ed appariscente, niente affatto comune ma “affezionata” alle stazioni di crescita, sotto Quercus. Ha dei pori di un meraviglioso rosso ed il gambo giallo ma ricoperto di un fitto reticolo concolore ai pori, caratteristiche sono le goccioline giallastre che vengono secrete dai pori. La carne vira in maniera abbastanza decisa al blu.
Il cappello è anch’esso rossiccio.
Non si hanno notizie certe sulla sua commestibilità, ma data la rarità della specie non è nemmeno il caso di porsi il problema di mangiarlo……
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Re: I FUNGHI DI SETTEMBRE

Messaggio da Ktenea » 31 ago 2011, 08:04

Nelle stesse stazioni di crescita trovo anche Xerocomus roseoalbidus
Xerocomus roseoalbidus (5) [salv].JPG
Ancora
Xerocomus roseoalbidus (2) [salv].JPG
Si tratta di un'altra specie xerofila non molto comune, caratterizzata dalla crescita spesso sub -cespitosa e dalla colorazione del cappello rosata che tende a decolorarsi al margine sbiadendo verso un colore biancastro. Da questa caratteristica trae il suo nome. Il gambo è subcilindico fusiforme, tipicamente punteggiato di rosso specie in alto, dove spesso forma una zona che ricorda un anello.
La carne è rosata sotto la cuticola e vira leggermente al blu. Si potrebbe anche consumare ma vale lo stesso discorso della specie precedente, è così poco comune che è bene astenersi dal consumarla….
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Re: I FUNGHI DI SETTEMBRE

Messaggio da Ktenea » 31 ago 2011, 08:06

Sempre in tema di boleti ecco il Gyroporus castaneus
gyroporus castaneus1 [salv].JPG
Si tratta di un fungo di taglia medio piccola,molto molto carino, con gambo e cappello di colore bruno più o meno chiaro, a volte con tonalità rossicce,specie da giovane la cuticola ha un aspetto vellutato. Ha i pori bianchissimi in gioventù che tendono ad ingiallire con la maturazione. Il gambo ha una corteccia esterna dura ma che si rompe con la pressione delle dita, dapprima spugnoso internamente, diventa presto completamente vuoto. Cresce tipicamente sotto latifoglie. Cresce tranquillamente a fine estate ma si trova anche in autunno, abituale nelle stazioni di crescita. Si tratta di una buona specie commestibile scartando i gambi coriacei.
Particolare attenzione va posta però nel consumarlo a causa della sua estrema somiglianza con una specie tossica, descritta abbastanza di recente (1995) dai micologi spagnoli M.L. Castro & L. Freire. Si tratta del Gyroporus ammophilus, che cresce in ambienti sabbiosi ed ha tonalità più aranciate, una tendenza dei pori a divenire rosati, ed ha carne amara. Causa disturbi gastrointestinali e nella mia famiglia un po di anni fa ci si sono intossicati in quattro!!! Li aveva raccolti mio padre prendendoli per dei castaneus, io per fortuna non c’ero sennò avrebbero “fregato” anche me, visto che ancora non conoscevo l’esistenza di G. ammophilus, in ogni caso nulla di particolarmente serio anche se mia nipote ha passato una notte in ospedale.
Quindi…okkio!!!!!
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Re: I FUNGHI DI SETTEMBRE

Messaggio da Ktenea » 31 ago 2011, 08:08

Un'altra specie che ci accompagna a lungo nella stagione micologica è senz’altro Amanita citrina
amanita citrina 5 [salv].jpg
Assai comune ed abbondante fa bella mostra di se anche in numerosi esemplari…. Si tratta di una specie ubiquitaria che predilige terreni acidi e sabbiosi. Ha il cappello di colore giallo verde assai su cui sono presenti residui della volva dissociati in placche biancastre od ocra. Ha un gambo slanciato che presenta una base tipicamente napiforme, con un anello persistente con sfumature gialline. Ha carne bianca che emana un forte odore rafanoide Non è specie commestibile ed inoltre la sua somiglianza con le Amanite letali del gruppo della phalloides sconsiglierebbe in ogni caso il suo consumo.
Esiste, anche se è decisamente meno frequente, una sua varietà completamente bianca nota come
Amanita citrina varietà alba che a parte i colori ha le stesse caratteristiche morfologiche della specie tipo
amanita citrina alba1 [salv].JPG
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Re: I FUNGHI DI SETTEMBRE

Messaggio da Ktenea » 31 ago 2011, 08:09

Un altro funghetto che potremo incontrare in questo mese è Mycena pelianthina.
Mycena pelianthina (2) [salv].JPG
È una specie non comunissima ma che viene spesso probabilmente confusa con la sua parente prossima, la Mycena pura. Ha in comune con essa l’habitat ed il periodo di crescita, oltre ai colori del cappello che prendono più o meno le stesse tonalità sul lilla, violaceo pallido, a volte quasi grigiastre. Hanno la stessa esigua taglia e lo stesso fortissimo odore rafanoide, ma sarà sufficiente dare un’occhiata attenta alle lamelle per differenziarle senza eccessive difficoltà. Le lamelle di M. pura sono infatti decisamente più chare mentre quelle di M. pelianthina sono bruno violacee specie sul filo.
Si tratta in ogni caso di specie non commestibili, anzi fortemente sospettate di essere tossiche con effetti psicotropi.
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