I FUNGHI DI SETTEMBRE

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Gizeta
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Re: I FUNGHI DI SETTEMBRE

Messaggio da Gizeta » 30 ago 2016, 06:56

Di aspetto simile a M. procera, è Macrolepiota permixta che di distingue per il gambo decorato da una zebratura più fine (!) e soprattutto per la carne che diventa rossa alla frattura.
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Re: I FUNGHI DI SETTEMBRE

Messaggio da Gizeta » 30 ago 2016, 06:57

Macrolepiota fuligineosquarrosa si distingue per la taglia più piccola.

Riporto la descrizione macroscopica di Vincenzo:
Cappello: conico-campanulato all’inizio, poi campanulato, tendente a piano-convesso e piano solamente negli esemplari maturi, dotato di un umbone arrotondato e molto largo. Le dimensioni pileiche sono pari a 6–12 cm, raramente di dimensioni superiori. La superficie pileica è coperta da numerose, evidenti e regolarmente disposte piccole squame concentriche posizionate su numerose file. Queste bande concentriche di squamule possiedono colorazione marrone, marrone chiaro, castano grigio e sono di tonalità leggermente più chiara rispetto a quella del disco, che è praticamente liscio. La disposizione delle squamule, negli esemplari maturi, si traduce in una catena di fibrille disposte radialmente che lasciano intravedere la sottostante carne pileica bianca o debolmente crema.

Lamelle: libere, abbastanza fitte, con un modestissimo collarium, di colore biancastro o crema pallido, con il margine bianco o ricoperto da piccoli fiocchi o granulazioni.

Gambo: cilindrico, fistoloso, rigido. Si allarga, verso la base, progressivamente fino a formare un bulbo napiforme ma mai radiciforme o fittonante come nella forma psammophila. Il diametro del bulbo basale raggiunge 1,5–2,5 cm mentre le dimensioni del gambo sono normalmente pari a 7–13 × 1,0–1,5 cm.

Il gambo è generalmente nudo, con la superficie liscia, di colore inizialmente bianco-crema, poi crema ocraceo in particolare modo verso la base dove può assumere anche tonalità debolmente ocra-rosate o brune a tempo piovoso. È presente un anello semplice, bianco, mobile, la cui faccia inferiore risulta bordata in modo concolore al rivestimento pileico (da ocra a castano).

Carne: bianca, immutabile salvo nella corteccia del gambo degli esemplari maturi dove denota un modesto colore crema-ocra. Priva di odore e sapore particolari.
Habitat: sotto Quercus ilex subsp. ballota, Quercus suber, Quercus sp., su terreno sabbioso, lungo la costa mediterranea.
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Re: I FUNGHI DI SETTEMBRE

Messaggio da Gizeta » 30 ago 2016, 07:02

Altra specie di piccola taglia è Macrolepiota phaeodisca. Ha un aspetto tozzo, con una zona discale rosso bruno scuro ed un rivestimento dissociato in fini squamule molto chiare.
Cresce nei prati sabbiosi o nelle radure boschive in zona mediterranea.
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Re: I FUNGHI DI SETTEMBRE

Messaggio da Gizeta » 30 ago 2016, 07:03

Macrolepiota konradii appartiene alla sottosezione Excoriatae caratterizzate dal cappello con umbone poco prominente e dal rivestimento semplicemente escoriato, tranne al centro dove si vede almeno all'inizio una decorazione a stella. Questa specie presenta dei toni rosso bruni al centro del cappello e sulle squame.
La troviamo ai margini dei boschi di latifoglia o misti.
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Re: I FUNGHI DI SETTEMBRE

Messaggio da Gizeta » 30 ago 2016, 07:05

Nei prati e nei pascoli alpini e ai bordi dei boschi troviamo Macrolepiota excoriata che presenta anch'essa la tipica decorazione a stella, cromaticamente meno evidente di quella di M. konradii. Il colore delle squame è bruno nocciola su fondo chiaro. Il gambo è privo di squame, quasi liscio, appena vellutato.
L'anello è semplice.
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Re: I FUNGHI DI SETTEMBRE

Messaggio da Gizeta » 30 ago 2016, 07:07

Macrolepiota mastoidea si distingue da M. excoriata per il cappello decorato da minutissime squame e provvisto di un evidente umbone più scuro.
La possiamo trovare nei boschi radi di latifoglia, ma anche nei parchi.
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Re: I FUNGHI DI SETTEMBRE

Messaggio da Gizeta » 30 ago 2016, 07:11

Con carne decisamente arrossante troviamo:
Chlorophyllum rachodes = Macrolepiota rachodes.
Chlorophyllum brunneum = Macrolepiota rachodes var. bohemica = Macrolepiota rachodes var. hortensis

Tutto il gruppo con carne arrossante è da non consumare perché confondibile facilmente a livello macroscopico con la specie tossica Cholorophyllum venenatum = Macrolepiota venenata, specie presente in Index Fungorum anche se non da tutti accettata perché considerato sinonimo di C. brunneum.

E' questo infatti un gruppo di specie difficilmente separabili tra di loro per la sottile variabilità dei caratteri macro e micro. ...a quando il DNA?

Immagini di Chlorophyllum rachodes:
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Re: I FUNGHI DI SETTEMBRE

Messaggio da Gizeta » 30 ago 2016, 07:12

Con carne decisamente arrossante troviamo:
Chlorophyllum rachodes = Macrolepiota rachodes.
Chlorophyllum brunneum = Macrolepiota rachodes var. bohemica = Macrolepiota rachodes var. hortensis

Tutto il gruppo con carne arrossante è da non consumare perché confondibile facilmente a livello macroscopico con la specie tossica Cholorophyllum venenatum = Macrolepiota venenata, specie presente in Index Fungorum anche se non da tutti accettata perché considerato sinonimo di C. brunneum.

E' questo infatti un gruppo di specie difficilmente separabili tra di loro per la sottile variabilità dei caratteri macro e micro. ...quando il DNA?

Immagini di Chlorophyllum brunneum.
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Re: I FUNGHI DI SETTEMBRE

Messaggio da Gizeta » 30 ago 2016, 07:15

Grazie alle bellissime foto di Piero Eyrei e di Stecchy, vediamo anche Leucoagaricus nympharum = Macrolepiota puellaris, una specie rara che cresce nei boschi di conifere in montagna.
Molto elegante il candore delle fitte ed evidenti squame che contrasta con il colore più scuro della zona discale.
Il gambo è quasi liscio.
La carne può arrossare leggermente alla frattura, presenta un odore rafanoide ed è di sapore dolciastro.

-5327 -5327 Giuseppe
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Re: I FUNGHI DI SETTEMBRE

Messaggio da djmark » 30 ago 2016, 07:39

Ciao Giuseppe.
grazie per il bellissimo topic.
Ho recentemente rinvenuto anche io M. puellaris, specie veramente bella da vedere
ciao ciao
djmark

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