I FUNGHI DI MAGGIO

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Vincenzo Migliozzi
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Re: I FUNGHI DI MAGGIO

Messaggio da Vincenzo Migliozzi » 26 apr 2013, 19:25

Ciao Giovannino

effettivamente ti sei perso per strada alcune funzioni che ho provveduto a ristabilirti.
Grazie per i tuoi presenti e futuri contributi. -6565

Enzo. -5327 -5327

Gizeta
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Re: I FUNGHI DI MAGGIO

Messaggio da Gizeta » 28 apr 2013, 06:37

b flwfbe Giovannino! -smi289-

Proseguo io con i funghi di maggio: nelle mie zone un mese avaro di specie perchè di transizione tra la fine dei funghi primaverili e l’inizio di quelli estivi. Alle basse quote le morchelle ci hanno ormai abbandonato e per trovarle ci dobbiamo spingere in montagna nelle abetaie. Le prime morchelle, in questo habitat alpino, crescono vicino ai sassi affioranti e nelle radure esposte a sud dove sentono i primi raggi del sole.
Una specie tipica di quest’habitat è Morchella deliciosa che si differenzia dalle vicine M. conica ed elata per le costolature sinuose che difficilmente anneriscono.


PS: Nella didascalia delle varie immagini è indicato anche l'autore delle foto.
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Re: I FUNGHI DI MAGGIO

Messaggio da Gizeta » 28 apr 2013, 06:39

Per comparazione inserisco una foto di Morchella conica, specie che comunque possiamo ancora trovare in maggio se perdurano le giornate fresche e piovose.
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Re: I FUNGHI DI MAGGIO

Messaggio da Gizeta » 28 apr 2013, 06:43

Per comparazione inserisco due foto di Morchella elata, specie che comunque possiamo ancora trovare in maggio se perdurano le giornate fresche e piovose.
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Re: I FUNGHI DI MAGGIO

Messaggio da Gizeta » 28 apr 2013, 06:47

Nei pascoli cominciano ad evidenziarsi delle strisce e dei cerchi di erba più verde. Perché si formano?
Queste zone testimoniano la presenza di un micelio che si espande e che all’interno muore e fornisce sostanza organica all’erba che diventa più rigogliosa e all’esterno sottrae sostanze nutritive all’erba creando spesso delle zone di bruciato.
Varie specie hanno questo particolare sistema di crescita: una di queste è Marasmius oreades, fungo molto conosciuto e comunemente raccolto.
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Re: I FUNGHI DI MAGGIO

Messaggio da Gizeta » 28 apr 2013, 06:51

Un’altra specie condivide il modo di crescita e l’habitat di M. oreades e riporto uno stralcio della chiave a cura di Mefi del genere Marasmius, sottosezione Globularini dove vi sono le indicazioni macroscopiche per separare Marasmius oreades da Marasmius collinus.

3.2.2.2.Cappello igrofano, bruno aranciato smorto da giovane, poi bruno ocraceo, cuoio, impallidente al crema, crema ocraceo. Gambo un po' corneo, tenace ed elastico, si può torcerlo senza che si rompa, crema ocraceo. In cerchi o in file nei prati, anche delle città. -> Marasmius oreades (Bolton) Fr. (1836) [=Marasmius caryophylleus (Schaeff.) J. Schröt. (1889)]

3.2.2.3.Cappello igrofano, bruno scuro se fresco, poi ocraceo, bruno giallastro, impallidente con l'essicazione. Gambo fistoloso, cavo, fragile, si rompe a legno verde, crema, beige, ocraceo pallido. Solitario o in piccoli gruppi in prati aridi. -> Marasmius collinus (Scop.) Singer (1942)[=Collybia collina (Scop.) P. Kumm. 1871]

Riassumendo, anche dalle “specie a confronto” postate da Gianca:

Marasmius oreades: ha lamelle rade, gambo tenace, odore gradevole e sapore dolce

Marasmius collinus: ha lamelle meno rade, gambo meno tenace e cavo, odore sgradevole e sapore nullo

Marasmius collinus non è da raccogliere perché qualche volta ha provocato delle leggere intossicazioni.
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Re: I FUNGHI DI MAGGIO

Messaggio da Gizeta » 28 apr 2013, 06:53

In mezzo all’erba compaiono anche le prime Melanoleuca strictipes = evenosa ex “antico” Tricholoma cnista specie comune da alcuni raccolta e consumata, ma personalmente ritenuta immangiabile per l’odore forte e pungente che emette durante la cottura (ricorda la pipì di gatto!).
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Re: I FUNGHI DI MAGGIO

Messaggio da Gizeta » 28 apr 2013, 06:58

Normalmente i pascoli sono anche tappezzati di freschi e vecchi ricordi degli animali che li frequentano e sulle deiezioni non freschissime in questo periodo compaiono una serie di funghetti che utilizzano i residui di cellulosa e di lignina non già degradati dalle altre specie coprofile che li hanno preceduti (zigomiceti, mucorali ed ascomiceti).
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Re: I FUNGHI DI MAGGIO

Messaggio da Gizeta » 28 apr 2013, 07:00

Si tratta spesso di Panaeolus, funghi caratterizzati dal cappello conico-campanulato con margine di norma appendicolato da resti di velo, lamelle libere e scure tipicamente marezzate perché le spore non maturano simultaneamente, gambo cilindrico molto lungo.
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Re: I FUNGHI DI MAGGIO

Messaggio da Gizeta » 28 apr 2013, 07:03

Dalle note e dalla chiave di Mefi presente nell’archivio del FEM:
I Panaeolus della sezione Panaeolus sono stati quasi tutti sinonimizzati dal Gerhardt e sono stati riuniti sotto il nome di Panaeolus papilionaceus var. papilionaceus.
Alcuni autori continuano a suddividerli seguendo tradizioni consolidate, anche perchè parrebbe piuttosto facile distinguerli in campo.
Volendo seguire la tradizione e suddividere le specie:

Panaeolus sphinctrinus -> colorazioni grigiastre o verdi grigiastre, cappello liscio, coprofilo
Panaeolus retirugus -> con colorazioni rossastre, cappello corrugato soprattutto al centro, terreni concimati
Panaeolus campanulatus -> senza colorazioni grigiastre o verdi grigiastre, cappello leggermente rugoloso al centro alla lente, coprofilo
Panaeolus papilionaceus -> molto pallido e tendente al biancastro, cappello liscio, in prati concimati
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