I FUNGHI DI FEBBRAIO .
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Re: I FUNGHI DI FEBBRAIO 2012
Ottimo lavoro Giuseppe!!!!!! te la stai cavando alla grandissima!!!
È arrivato Febbraio……… questo è uno dei mesi più poveri per quanto riguarda la crescita fungina.
Il freddo arriva anche da noi…. E se capita come in questo periodo, con poca pioggia e tanto vento di maestrale, il bosco diventa davvero povero!!!!!
In attesa della primavera dovremo accontentarci di quel poco che ancora si riesce a trovare.
Tra i ritrovamenti più graditi senz’altro c’è il Cantharellus cibarius (con le sue varietà). Conosciutissimo, e molto ricercato anche da noi, il gallinaccio è uno dei funghi che preferisco.
Ha un profumo veramente incredibile, fruttato e penetrante, una meravigliosa consistenza anche da cotto e si presta a tantissime preparazioni.
Sebbene sia abbastanza facile riconoscere un gallinaccio in senso lato, è abbastanza difficile districarsi tra le tante (più o meno valide) varietà descritte in letteratura.
Per i micofagi non si tratta di un grosso guaio, in quanto non si corrono pericoli in caso di confusione.
È arrivato Febbraio……… questo è uno dei mesi più poveri per quanto riguarda la crescita fungina.
Il freddo arriva anche da noi…. E se capita come in questo periodo, con poca pioggia e tanto vento di maestrale, il bosco diventa davvero povero!!!!!
In attesa della primavera dovremo accontentarci di quel poco che ancora si riesce a trovare.
Tra i ritrovamenti più graditi senz’altro c’è il Cantharellus cibarius (con le sue varietà). Conosciutissimo, e molto ricercato anche da noi, il gallinaccio è uno dei funghi che preferisco.
Ha un profumo veramente incredibile, fruttato e penetrante, una meravigliosa consistenza anche da cotto e si presta a tantissime preparazioni.
Sebbene sia abbastanza facile riconoscere un gallinaccio in senso lato, è abbastanza difficile districarsi tra le tante (più o meno valide) varietà descritte in letteratura.
Per i micofagi non si tratta di un grosso guaio, in quanto non si corrono pericoli in caso di confusione.
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Re: I FUNGHI DI FEBBRAIO 2012
Per restare “in famiglia”con la specie appena vista, ecco il Cantharellus tubaeformis
Pur essendo, come detto, di consistenza esigua è assai profumato e decisamente buono.
Abbastanza facile la confusione col Cantharellus lutescens Come si vede la somiglianza è notevole, al di la delle tinte generalmente più gialle (da cui la specie prende il nome) il C. lutescens presenta un imenoforo praticamente liscio, a differenza di quello marcatamente pliciforme del tubaeformis.
È un ottimo fungo, in letteratura considerato migliore del tubaeformis.
È un altro funghetto molto interessante (anche dal punto di vista alimentare), caratterizzato da una taglia abbastanza minuta e da scarsa carnosità. Così come il gallinaccio ha la parte imeniale pliciforme, di colore grigio-giallastro. Il cappello è più scuro e marcatamente umbilicato, col margine irregolarmente ondulato, ed il gambo è giallastro.Pur essendo, come detto, di consistenza esigua è assai profumato e decisamente buono.
Abbastanza facile la confusione col Cantharellus lutescens Come si vede la somiglianza è notevole, al di la delle tinte generalmente più gialle (da cui la specie prende il nome) il C. lutescens presenta un imenoforo praticamente liscio, a differenza di quello marcatamente pliciforme del tubaeformis.
È un ottimo fungo, in letteratura considerato migliore del tubaeformis.
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Re: I FUNGHI DI FEBBRAIO 2012
Un’altra specie resistente al freddo di questo periodo è la Clavulina rugosa
Eccola ancora Caratteristica è la superficie rugosa, dalla quale ha origine il suo nome.
È una specie piuttosto comune, addirittura infestante se la stagione è particolarmente favorevole.
Non si tratta di un fungo commestibile.
È un funghetto abbastanza esile caratterizzato da basidiomi di forma slanciata ma abbastanza variabile, da semplici a ramificati, più o meno claviformi, di colore biancastro che tende a diventare crema a maturazione. Eccola ancora Caratteristica è la superficie rugosa, dalla quale ha origine il suo nome.
È una specie piuttosto comune, addirittura infestante se la stagione è particolarmente favorevole.
Non si tratta di un fungo commestibile.
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Re: I FUNGHI DI FEBBRAIO 2012
Simile alla specie precedente è la Clavulina cinerea
Al di la delle tinte decisamente più grigiastre è caratterizzata da un aspetto più “coralloide” , con ramificazioni decisamente più numerose, la loro superficie è rugosa e generalmente presentano un apice arrotondato, ma a volte anche acuto come nella foto che segue Ha un odore abbastanza forte, terroso-erbaceo e non è commestibile.Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
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Re: I FUNGHI DI FEBBRAIO 2012
Un altro fungo che è possibile trovare in questo periodo è il Tricholoma squarrulosum
La specie più simile è però il Tricholoma atrosquamosum, tanto che molti considerano T. squarrulosum una semplice varietà di quest’ultimo, che qui vediamo in una bella foto di Giuliano Entrambe queste specie sono caratterizzate da un odore estremamente particolare, che ricorda quello del pepe fresco, questo particolare tende a distinguerle da altre specie simili. Tra loro differiscono in pratica solo per la squamosità, più evidente, specie nel gambo, in T. squarrulosum.
Sono specie commestibili ed anche discrete, abbastanza trascurate dalle mie parti, per cui almeno su queste ho campo quasi libero.
si tratta di un Tricholoma della Sezione Atrosquamosa, caratterizzato da numerose specie assai simili tra loro, alcune delle quali anche piuttosto pericolose.La specie più simile è però il Tricholoma atrosquamosum, tanto che molti considerano T. squarrulosum una semplice varietà di quest’ultimo, che qui vediamo in una bella foto di Giuliano Entrambe queste specie sono caratterizzate da un odore estremamente particolare, che ricorda quello del pepe fresco, questo particolare tende a distinguerle da altre specie simili. Tra loro differiscono in pratica solo per la squamosità, più evidente, specie nel gambo, in T. squarrulosum.
Sono specie commestibili ed anche discrete, abbastanza trascurate dalle mie parti, per cui almeno su queste ho campo quasi libero.
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Re: I FUNGHI DI FEBBRAIO 2012
Nei periodi freddi è più facile trovare degli ascomiceti come l’Helvella crispa
) di colore biancastro e da un gambo da cilindrico a claviforme, lacunoso sia sulla superficie esterna che internamente, anch’esso bianco.
Il colore bianco la distingue da altre specie simili. Sino a non molto tempo fa era considerata commestibile, così come le specie vicine, ma studi recenti hanno evidenziato la presenza di giromitrina, per cui è assolutamente necessario evitarne il consumo.
È una specie particolarmente bella da vedersi, è caratterizzata da un apotecio a forma di mitra ( il copricapo, non quello che spara… 
Il colore bianco la distingue da altre specie simili. Sino a non molto tempo fa era considerata commestibile, così come le specie vicine, ma studi recenti hanno evidenziato la presenza di giromitrina, per cui è assolutamente necessario evitarne il consumo.
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Re: I FUNGHI DI FEBBRAIO 2012
Ecco ancora il Lactarius atlanticus
Si tratta di un Lattario molto comune, di aspetto abbastanza slanciato, che cresce sia sotto aghifoglia che sotto latifoglia. Possiede un odore particolare che i libri definiscono di “cicoria torrefatta” o di “cimice”, caratteristica comune ai Lattari della sua sezione, dalla quale non è semplicissimo separarlo. Ha latice biancastro non molto copioso ed acquoso, immutabile.
Si tratta di una specie non commestibile
Quella in figura, per chi ci crede, rappresenterebbe la forma strigipes, per la caratteristica “barbetta” che si trova alla base del gambo.Si tratta di un Lattario molto comune, di aspetto abbastanza slanciato, che cresce sia sotto aghifoglia che sotto latifoglia. Possiede un odore particolare che i libri definiscono di “cicoria torrefatta” o di “cimice”, caratteristica comune ai Lattari della sua sezione, dalla quale non è semplicissimo separarlo. Ha latice biancastro non molto copioso ed acquoso, immutabile.
Si tratta di una specie non commestibile
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Re: I FUNGHI DI FEBBRAIO 2012
Per restare in tema di Lattari ecco il Lactarius rugatus
La specie ad esso più simile è Lactarius volemus che però da noi è quasi assente, differisce in particolare per le lamelle che in L. volemus sono decisamente più fitte e per l’odore di quest’ultimo che in letteratura viene definito di “aringa”.
Sono entrambe specie commestibili ma di scarso pregio.
Si tratta di una specie abbastanza facilmente riconoscibile per il colore aranciato e la cuticola che presenta una caratteristica rugosità da cui la specie prende il nome. Ha latice bianco appena imbrunente sulle lamelle, estremamente abbondante e di sapore mite. La carne ha un odore abbastanza particolare ma gradevole.La specie ad esso più simile è Lactarius volemus che però da noi è quasi assente, differisce in particolare per le lamelle che in L. volemus sono decisamente più fitte e per l’odore di quest’ultimo che in letteratura viene definito di “aringa”.
Sono entrambe specie commestibili ma di scarso pregio.
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Re: I FUNGHI DI FEBBRAIO 2012
Chiudiamo con un altro Lactarius non molto comune dalle mie parti, ma che ho trovato proprio l’anno scorso in Febbraio, si tratta di Lactarius illyricus
Capita di trovarlo decisamente imbutiforme.
Le lamelle sono piuttosto fitte e decorrenti, il latice è bianco ed immutabile anche se non abbondante, di sapore acre.
Non è una specie commestibile.
Con questo vi saluto e vi attendo al prossimo mese, che porterà finalmente la primavera e con essa finalmente un pò più di vita nel bosco.

È caratterizzato da un cappello ondulato e gibboso dalle tinte ocracee ma assai pallide, a volte zonato, vischioso a tempo umido. Capita di trovarlo decisamente imbutiforme.
Le lamelle sono piuttosto fitte e decorrenti, il latice è bianco ed immutabile anche se non abbondante, di sapore acre.
Non è una specie commestibile.
Con questo vi saluto e vi attendo al prossimo mese, che porterà finalmente la primavera e con essa finalmente un pò più di vita nel bosco.



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Re: I FUNGHI DI FEBBRAIO 2012
grazie ragazzi ............lavoro superbo 
