OTTIMO LAVORO RAGAZZI!!!!!!
Eccomi di nuovo qui, i problemi di salute di mio padre purtroppo non sono risolti, ma questo mese metto su comunque qualcosa nella rubrica, anche se la mia testa è ancora altrove. Prima vorrei però ringraziare quanti mi hanno offerto la loro solidarietà ed i loro pensieri, e cosa molto gradita, le loro preghiere.
Davvero di cuore vi abbraccio e vi invito ancora a pregare per lui…. Ma andiamo a noi.
Novembre in Sardegna è senz’altro il “mese dei funghi”, le temperature sono ancora piuttosto miti e la pioggia finalmente arriva. Il bosco è di nuovo pieno di vita.
Tra le specie “burlone” che nascono in questo periodo ci sono gli Agaricus della sezione Xanthodermatei.
Le ho definite burlone perché spesso si prendono gioco di noi in quanto assomigliano in modo impressionante ad altre specie commestibili, ingannando sulle prime anche micologi di esperienza.
Ecco ad esempio Agaricus xanthodermus:
agaricus xantodermus2 [salv].JPG
Come si vede si tratta di una specie completamente bianca, spesso dotata di un bulbo alla base del gambo, caratterizzata da un vivace ingiallimento di tutto il basidioma al tocco o alla sezione.
È un fungo dal portamento slanciato e dal gambo lungo e spesso flessuoso, dotato di anello. Le lamelle, tenuemente rosate in gioventù, scuriscono progressivamente sino a diventare nerastre a maturazione.
Caratteristica importante è l’odore intenso di fenolo (o di medicinali) che emana in tutte le sue parti.
Questa caratteristica, che peraltro si esalta in cottura se per errore ne dovesse capitare un esemplare in tegame, aiuta a distinguerlo immediatamente da dei veri e propri sosia quali ad esempio A. silvicola (= A. essettei) .
agaricus silvicola2 [salv].JPG
Come si vede sono specie davvero simili, ma mentre la prima ha quello schifoso odoraccio, quest’ultima profuma in maniera netta di anice/mandorle.
Anche questa specie ingiallisce al tocco e presenta caratteristiche assai simili a quella precedente.
Tutti gli Agaricus della sezione Xanthodermatei, come appunto A.xanthodermus, presentano un “profumo” più o meno analogo e sono tutti tossici, causano infatti delle intossicazioni gastrointestinali.
A. Silvicola è invece una buona specie commestibile.
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