Rhodocybe malenconii

[alber53]

Rhodocybe malençonii Pacioni & Lalli

Etimologia: dedicato a G. Malençon, illustre micologo.

Cappello: 4-10 cm, convesso poi irregolarmente espanso con accenno di umbone, talvolta appena depresso, margine sottile, irregolare, leggermente involuto e un poco eccedente. Cuticola asciutta, liscia o feltrata, di colore grigio, grigio-bruno scuro, grigio nerastro, con presenza di macchie più scure soprattutto verso il centro; orlo più chiaro.

Lamelle: decorrenti, fitte (25 x cm al bordo), intercalate da numerose lamellule (L/l = 1/5), con presenza di anastomosi e qualche biforcazione all’attaccatura del gambo, diritte, larghe sino a 10 mm. Colore grigio ocra con sfumatura rosa a maturità. Sporata rosa.

Gambo: 2-4 x 0,5-1,6 cm, corto, talvolta eccentrico, da biancastro a subconcolore al cappello, un po’ più chiaro in basso; liscio con fibrille sottili, cilindrico, attenuato alla base che si presenta radicante con residui di micelio ricoperti di sabbia, pieno poi farcito.

Carne: soda, poco spessa da biancastra a grigiastra, più scura nella corteccia del gambo e sopra le lamelle, odore fungino leggero, sapore amarognolo.

Reazioni macrochimiche: KOH: brunastro sulla cuticola.

Microscopia: spore 7-8,5 x 5-6,5 µm, ellittiche, acianofile, con misure un po’ differenti in diverse raccolte, finemente verrucose, a parete spessa, con grossa guttula centrale e contorno irregolare. Presenza di evidente apicolo. Trama imeniale parallela con ife dai setti molto ravvicinati, spesse 3-7 µm. Basidi claviformi 32-40 x (7) 8,5-9,5 (11) µm, sterigmi 4-6,5 µm. Cistidi assenti. Pileipellis banale con ife coricate, un po’ aggrovigliate, spesse 2 - 3 µm con scarso pigmento parietale incrostante. Giunti a fibbia non osservati.

Habitat: In dune sabbiose litoranee con presenza di Pinus pinea e Juniperus sp. pl., in autunno, comune nel suo habitat.

Commestibilità: non commestibile.

Osservazioni: specie tipica delle dune sabbiose, fruttifica dall’autunno sino al pieno inverno (raccolte effettuate anche nel mese di febbraio). R. popinalis (Fr.) Singer è molto simile ma si differenzia per la colorazione che tende soprattutto al bruno e meno al grigio, per la presenza di un netto odore farinoso, per le spore che hanno delle dimensioni decisamente inferiori e per l’habitat non esclusivamente sabulicolo. Secondo alcuni AA, R. popinalis avrebbe anche carne annerente al taglio e nelle zone contuse, ma secondo altri questo carattere sarebbe piuttosto proprio della R. mundula (Lasch) Sing.. Oggi il genere Rhodocybe, in base a studi molecolari dovrebbe essere incluso nel genere Clitopilus, ma non mi risulta sia stata pubblicata la nuova combinazione. Non so se si può chiamare con il vecchio nome: Clitopilus ammophilus Malençon.

[Vincenzo Migliozzi]

complimenti, ottimo lavoro, come tutti i precedenti.

[alber53]

Chiedo scusa ma ho sbagliato posizione del post, per cui l'ho inserito anche nella pagina dei funghi dunali.

[Vincenzo Migliozzi]

Non ti preoccupare !
REPETITA JUVANT.

[Evely]

Bella e rara specie almeno per me, trovata una sola volta a Rosolina Mare RO
Sotto Pinus e terreno sabbioso.

Evely

[-michelangelo-]

Un caloroso grazie ad Alberto che ci fa partecipi dei suoi ritrovamenti di specie rare, ma d'altronde lui è da considerare come figura professionale "MICOLPESCATORTOTALE"
Ciao Sandro

[Gia&Gio]

per il ritrovamento e per aver condiviso un interessante ed ottima scheda
Gia&Gio