FORUM FUNGHI E MICOLOGIA

ad esempio così...viewtopic.php?f=386&t=17289

sì, ho fatto anch'io così, però li ho cotti con l'olio e li metto bollenti nei barattoli di vetro, senza riempirli troppo, appena sono freddi li congelo. Quest'anno li ho raccolti per la prima volta ed erano veramente tanti! la fortuna dei principianti

Salve! La mia domanda riguarda il trattamento termico da fare ai chiodini per abbattere le tossine termolabili. In effetti, un po' dappertutto, ho trovato indicazioni per una prebollitura di almeno 15 o 20 minuti. Non sono assolutamente d'accordo. Sono decenni che non solo io, ma tantissime persone che conosco e dividono con me la passione per la ricerca e raccolta di funghi, adoperiamo un altro metodo. Mi spiego: dopo aver perfettamente lavato i funghi , li spezzetto se sono grandi e li metto in una padella senza olio e magari con uno spicchio di aglio. A fuoco lento , comincia ad uscire acqua e schiuma "limosa" che altrimenti resterebbe nei funghi. Questa acqua mista a schiuma la elimino , faccio colare i funghi dopo averli fatti asciugare sul fuoco, dopo di che , una volta raffreddati, li imbusto e li metto nel freezer (oppure li cucino direttamente). Vi assicuro che quando poi si prendono dal freezer, sono come freschi ed hanno perso quella melmosità, quella limosità che altrimenti infastidirebbe. Ripeto, da decenni facciamo così e ritengo che questo trattamento, ai fini della eliminazione delle tossine della Armillaria Mellea, sia sufficiente. Su questo argomento ho avuto una diatriba feroce con gli amministratori di un gruppo di micologia su Facebook, che addirittura, democraticamente, mi avevano espulso....Vorrei sapere il vs parere. Grazie e ...a presto!

Biagio Ciardiello

Come in commenti precedenti anche io li cuocio senza nulla per un pò....formano una schiuma sopra,la elimino e li congeli in contenitori di alluminio.
Non faccio evaporare la loro acqua anche perchè molto del sapore rimane proprio li!
Se fate un sugo con le vongole e buttate via l'acqua non saprà di nulla!!! e non vedo nemmeno una motivazione salutare nel buttarla!
Ciao ragazzi

Ciao ragazzi, riprendo questo topic per chiedervi lumi riguardo un argomento su cui ho trovato informazioni contrastanti. Mi riferisco alla possibilità (nel senso se ne vale la pena) di conservare sott'olio gli agaricus, sia di Prato che di bosco. So che ci sono tantissimi generi di agaricus, mi riferisco principalmente all'agaricus Arvensis o campestris (prati e pascoli) e all'agaricus Sylvicola o Essettei (boschi)

Mi piacerebbe sapere se voi conservate sott'olio queste specie, perché magari hanno una buona resa. L'arvensis è bello carnoso e consistente, mi viene da pensare che si presta bene a essere conservato sott'olio. Gli altri agaricus che ho citato, quelli di bosco, non so

Ciao, mancando commenti di chi trova Agaricus a sufficienza per pensare a conservarli, ti confermo comunque che si conservano bene con la cottura in aceto e sale e poi sott’olio. Personalmente ne trovo pochi, qualche A. essetei in zona Dolomiti, sotto abete rosso. Gli A. arvensis o campestris sono quasi scomparsi nelle nostre zone. Mancano i prati stabili, i confini inerbiti tra i campi. Qualche amico che frequenta le aree a prato oltre le pinete, trova Agaricus urinascens a sufficienza per farsi qualche vasetto. Sono gradevoli anche questi. Prova se ne hai l’occasione e facci sapere. Grazie

Se trovo degli Agaricus preferisco mangiarli freschi, ma non me ne capitano più tanti e quei pochi se giovane e sani sono finiti sott'olio nel misto e si sono conservati bene.

Gianca

Grazie Gianca, probabilmente ne troverò pochi ma penso saranno i primi funghi disponibili quando si potrà uscire a maggio (prati e pascoli, gambosa e agaricus) e nel difficile caso che ne facessi un bel cestino ora so che hanno un loro perché anche sott'olio