Campanella caesia Romagn.
Bull. trimest. Soc. Myc. Fr. 96(4): 427-428, 1980 “1981”
Campanella caesia (Il Masso, 01.11.2019)_det. M. Bianchi.JPG
Il 01/11/2019, sulle colline sovrastanti l’abitato di Crespina (PI), in occasione di un amichevole incontro fra micologi di vario livello [
http://www.funghiemicologia.com/phpBB3/ ... 9&start=10], fu raccolta una specie molto interessante. Piccolissima taglia (< 1 cm), colore celestino, vegetante su frustuli legnosi. Basidioma sessile, imenio con poche lamelle, spesse e rade, con anastomosi e venature. Carne molliccia, elastica, senza odori particolari. L’aspetto fece pensare sul momento ad un
Resupinatus o ad un similare genere pleurotoide.
La raccolta fu prelevata da Marco Bianchi (il djMark di questo forum, da tempo latitante) con promessa di determinazione. Pochi mesi dopo, sulla sua pagina Facebook, uscì il nome:
Campanella caesia Romagn.
Ritrovamento assai raro con pochissime segnalazioni. La prima in Italia è ad opera di Lorenzo Lanconelli (Boll. Gr. Mic. Bresadola n.s. 45(1): 57-61, 2002). 15 esemplari su rizomi di gramigna, ritrovati a Bizzuno, Ravenna. I basidiomi mostravano toni di colore tendenti al verdastro e più scuri al centro. Il resto della descrizione corrisponde bene con la nostra raccolta.
Da questo articolo si apprende che il genere
Campanella P. Hennings 1895 comprende una quindicina di specie, quasi tutte tropicali, caratterizzate dall’aspetto all’incirca pleurotoide, imenoforo a lamelle più o meno nette, spore ialine, lisce, inamiloidi, epicute con articoli cosiddetti “a spazzola”, trama gelatinizzata e crescita per lo più su piante erbacee.
Rolf Singer, nel suo “The Agaricales in Modern Taxonomy”, IV ed. (1986), la inserisce nella
Sect. Campanella (cistidi metuloidi assenti),
Subsect. Aerugineae (spore non elongate e carpofori verdi o glauchi). Il grande micologo tedesco limita il genere con quest’insieme di caratteri: 1) trama gelificata, non amiloide, con GAF; 2) epicute pileica a struttura tipo Rameales oppure con uno strato asterostromelloide dotato di dicofisi; 3) presenza occasionale di cistidi metuloidi; 4) spore subglobose o ellissoidi, non amiloidi, non cianofile, con parete sottile, lisce; 5) imenoforo fortemente anastomizzato; 6) basidiomi fino a 30 mm di diametro, quasi trasparenti, senza oppure con gambo eccentrico o laterale, crescenti su steli di varie piante e legno.
Unica altra specie europea è
Campanella inquilina Romagn., differenziabile da
C. caesia per il colore dei basidiomi varianti dal biancastro, al beige, al grigiognolo.
In un successivo sostanzioso e esaustivo articolo di Consiglio & Setti (Rivista di Micologia 2-2009) gli autori, basandosi su due raccolte del 2008 in provincia di Pesaro-Urbino, dimostrano che in realtà le due specie europee sono da sinonimizzare. Riportano inoltre altre raccolte europee da parte di Bizio 2003 (isola di Pellestrina, Venezia), Roux 2004 (isola di Porquerolles, Francia), Moreau et al. 2005 (Corsica), Peric 2007 (Montenegro), oltre a tre raccolte in fase di revisione di erbario da parte di Romagnesi (typus), Malencon & Bertaul 1975 e Bon 1987.
Poco altro è rinvenibile sul web:
a)
https://www.actaforum.actafungorum.org/ ... php?t=1135
b)
http://www.ambpesaro.it/portfolio-item/ ... la-caesia/
c)
https://www.bioimages.org.uk/html/Campanella_caesia.htm
d)
https://www.researchgate.net/publicatio ... ies_status
e)
https://msn.visitmuve.it/wp-content/upl ... a_2003.pdf

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