Laetiporus sulphureus

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Lio
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Laetiporus sulphureus

Messaggio da Lio » 16 ago 2009, 15:16

circa la settimana passata passeggiando su strada sterrata mi sono trovato di fronte a un fungo lignicolo a forma di varie "creste" gialle sovrapposte in buon numero che usciva quasi dal calcio di un castagno, tornato a casa e consultato un po sono giunto alla conclusione che si trattasse di un Laetiporus sulphureus,
non ho foto purtroppo (ma ora la prendo la macchina -8565 ) per cui la determinazione esatta non la si puo fare,ma non è al momento importante.
piu importante è che studiando la descrizione per riuscire anche a identificarlo in vista di un nuovo ritrovamento e verificando la possibilita di "metterlo nel canestro o meno -8565 " ho trovato pareri contrastanti tra chi lo considera un ottimo commestibile (chiamato mi pare fungo del pollo) a chi lo considera buono a chi lo considera pure tossico... com'è la storia qui? -6343

Filippo

Re: Laetiporus sulphureus

Messaggio da Filippo » 16 ago 2009, 19:08

Ciao Lio,

ti sei imbattuto in un fungo (sempre che la tua determinazione sia esatta!!) a mio avviso molto particolare. -5178

Mi spiego meglio -7428

Laetiporus sulphureus è dato come non commestibile dai principali testi, tuttavia in alcune zone (vedi la mia Trinacria) è ritenuto prelibato e consumato abitualmente. -2359
Per non parlare degli USA dove so essere considerato simile alla carne, da cui fungo del pollo forse per il colore. -9459

Una prima distinzione può essere fatta sicuramente sul tipo di substrato di crescita (albero parassitato). In Sicilia vengono consumati gli esemplari cresciuti su alberi di Carrubbo. Sono ignorati quelli cresciuti su altre latifoglie come Castagni o Eucaliptus perchè considerati amari, dove fra l'altro è molto comune incontrare questo fungo. Si può certamente affermare che il Laetiporus sulphureus deve la sua tossicità o il suo sapore al substrato di crescita.

Altro aspetto da non trascurare sono le abitudini alimentari o tradizioni gastronomiche di alcuni luoghi -7453
Quando si faticava a trovare qualcosa da mettere in pentola la sera e i morsi della fame si facevano sentire, era naturale adoperarsi e impegnarsi a mangiare qualunque cosa o quasi. Pertanto è tradizione delle popolazioni della Sicilia sud-orientale trattare questo fungo dalla probabile tossicità trascurabile o termolabile, con prolungate cotture e aggiungendo diversi ingredienti per renderlo accettabile, visto anche il suo odore molto particolare. :giu:

A questo punto credo ti sia fatto una tua idea sulla faccenda :swe:
Personalmente ritengo vi siano molti funghi più appetitosi del nostro Laetiporus sulphureus. Non mi piace rischiare neanche minimamente quando si parla di tossicità dei funghi, anche se trascurabile o presunta. -5178

Il mio consiglio è quello di non consumarlo :naughty: , non so quanto valga la pena mangiare qualcosa dopo prolungate cotture e trattamenti vari, per scongiurare eventuali intossicazioni. :giu:

Vediamo cosa ne pensano gli altri -5327 -5327

Vincenzo Migliozzi
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Re: Laetiporus sulphureus

Messaggio da Vincenzo Migliozzi » 16 ago 2009, 19:46

ciao

ringrazio Filippo , che mi ha preceduto , per l'ampia disquisizione. -6116 -6116

Nel Lazio viene considerato di nullo valore anche se , talvolta , si incontra qualcuno che fa uso degli esemplari giovani......... -6409 -6409

ecco le immagini dell'Archivio :



http://www.funghiemicologia.com/phpBB3/ ... =83&t=5901

Ciao da Enzo. -5327

Lio
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Re: Laetiporus sulphureus

Messaggio da Lio » 17 ago 2009, 15:31

grazie della risposta dettagliata -7428
mi sono lasciato sedurre dal colore giallo intenso ricordante una specie di galletto lignicolo e dall'odore fungino, e anche dall'aspetto abbastanza caratteristico... :swe:
ma se le cose stanno così lo lascio stare.. :giu:
personalmente neanche io sono molto per la quale con cotture prolungate e trattamenti vari per detossificare un fungo
-5327

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