Attaccatura imenoforo nei boleti

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Steven
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Attaccatura imenoforo nei boleti

Messaggio da Steven » 13 lug 2020, 11:13

Nei boleti l' attaccatura al gambo dell' imenoforo (spugna) è un carattere costante come nei funghi a lamelle?
Mi è capitato di avere per mano alcuni Boletus edulis e non mi sembrava che l' attaccatura fosse uguale. In uno sembrava di tipo adnata, in un altro sembrava di tipo annesso. Uno era più giovane, l' altro più maturo.
Lo stesso dubbio l' ho avuto con T.felleus.

Queletia mirabilis
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Re: Attaccatura imenoforo nei boleti

Messaggio da Queletia mirabilis » 13 lug 2020, 12:34

Steven ha scritto:
13 lug 2020, 11:13
Nei boleti l' attaccatura al gambo dell' imenoforo (spugna) è un carattere costante come nei funghi a lamelle?
Mi è capitato di avere per mano alcuni Boletus edulis e non mi sembrava che l' attaccatura fosse uguale. In uno sembrava di tipo adnata, in un altro sembrava di tipo annesso. Uno era più giovane, l' altro più maturo.
Lo stesso dubbio l' ho avuto con T.felleus.
Ti sei già risposto da solo...

Steven
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Re: Attaccatura imenoforo nei boleti

Messaggio da Steven » 14 lug 2020, 09:23

Grazie Massimo. Sui libri questo aspetto non viene considerato.

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Re: Attaccatura imenoforo nei boleti

Messaggio da Queletia mirabilis » 14 lug 2020, 09:40

Steven ha scritto:
14 lug 2020, 09:23
Grazie Massimo. Sui libri questo aspetto non viene considerato.
Beh, è chiaro che un fungo crescendo modifica i suoi caratteri. Altre condizioni tipo tempo secco/umido, parassiti, velocità di accrescimento ecc. influiscono molto. Basta pensare ai gambi di certi porcini che si spaccano e sollevano dei lembi all'insù che sembrano delle frange di gonne.
Ad ogni modo nei boleti in senso lato, l'attaccatura dell'imenio al gambo è un carattere molto meno importante che nei funghi a lamelle. L'eccezione è Gyrodon che ha i tubuli ben decorrenti.
I libri di taglio divulgativo non possono avere descrizioni lunghe e particolareggiate, pena il dover stampare tante pagine che hanno dei costi e annoiano chi le legge, spesso dei semplici micofili e niente più.
Diverso è per i lavori specialistici. Se leggi qualcosa di Alessio vedrai che è molto prodigo di info sui caratteri morfologici e della loro variabilità con la crescita.
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Re: Attaccatura imenoforo nei boleti

Messaggio da Steven » 14 lug 2020, 12:46

Grazie Massimo. Non possiedo solo libri divulgativi ma anche monografie. Io sui boleti s.l. ho un libro di Roberto Galli.
Nella parte iniziale non fa alcun riferimento all' attaccatura dell' imenoforo. Sempre che io non ricordi male.
L' autore che citi tu non lo conosco. E' un libro attuale? Me lo consiglieresti?

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Re: Attaccatura imenoforo nei boleti

Messaggio da Queletia mirabilis » 14 lug 2020, 13:52

Steven ha scritto:
14 lug 2020, 12:46
Grazie Massimo. Non possiedo solo libri divulgativi ma anche monografie. Io sui boleti s.l. ho un libro di Roberto Galli.
Nella parte iniziale non fa alcun riferimento all' attaccatura dell' imenoforo. Sempre che io non ricordi male.
L' autore che citi tu non lo conosco. E' un libro attuale? Me lo consiglieresti?
Allora: facciamo chiarezza.
Le monografie del Galli, pur essendo corredate da belle foto, chiavi di determinazione e sufficienti descrizioni, hanno un taglio divulgativo.
E non lo dico per screditarle (le ho tutte: Agaricus, Amanita, Boletus, Tricholoma, Russula...).

Lavori monografici sui Boletus s.l. recenti di più alto livello sono quelli di Alessio (1985) e Munoz (2005) editi da Candusso Edizioni. Sono ormai datati come inquadramento tassonomico/nomenclaturale ma sempre validi per le descrizioni delle specie. Alessio è ormai esaurito. Munoz credo sia ancora in catalogo.
Un lavoro più recente (2018), edito sempre da Candusso, è Flora Agaricina Neerlandica vol. 7. Gli autori sono Noordeloos et al. per le Boletales e Verbeken et al. per Lactarius/Lactifluus. Attualmente è quanto di più aggiornato in commercio. Un unico neo: non vi sono (o quasi) specie mediterranee e questo per me è un difetto non da poco. D'altronde basta vedere il titolo per capire che è giusto non ve ne siano.

Purtroppo lavori completi sui boleti attualmente non ve ne sono. E' più proficuo, seppur dispersivo, raccogliere di volta in volta gli articoli che vengono pubblicati sulle varie riviste. Solo così si riesce a stare al passo con le novità e gli aggiornamenti.

Qualche info su chi sia stato Alessio la puoi trovare qui: viewtopic.php?f=700&t=63033.

Ti allego qualche pagina di un suo libro per capire come era minuzioso nelle descrizioni.
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Re: Attaccatura imenoforo nei boleti

Messaggio da Queletia mirabilis » 14 lug 2020, 13:52

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Re: Attaccatura imenoforo nei boleti

Messaggio da Steven » 14 lug 2020, 15:41

Grazie ancora Massimo per le tue esautive considerazioni. Le edizioni Candusso le conosco e, in effetti, trattano gli argomenti in maniera più approfondita. A mio avviso a volte in modo eccessivamente prolisso. Personalmente a me non interessa leggere SEI PAGINE per avere la descrizione macroscopica del Boletus edulis, a me serve una descrizione decisamente più sintetica integrata dalla microscopia. E' solo la mia opinione personale ovviamente.

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Re: Attaccatura imenoforo nei boleti

Messaggio da Raffaella13 » 15 lug 2020, 13:26

Bhe, questione di approccio! I riassunti dei caratteri generali distintivi, sono per forza riduttivi rispetto alle esperienze di raccolta. Alessio di esperienze ne aveva in quantità ed ha cercato di trasmetterle, anche in rapporto ai diversi areali di crescita che aveva frequentato. Un po’ come leggere “I promessi sposi” e il riassunto dello stesso del Bignami.
Grazie comunque ad entrambi, Steven e Massimo, per aver posto il quesito e dato delucidazioni. Io apprezzo. Ciao

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Re: Attaccatura imenoforo nei boleti

Messaggio da Queletia mirabilis » 16 lug 2020, 09:05

Steven ha scritto:
14 lug 2020, 15:41
Grazie ancora Massimo per le tue esautive considerazioni. Le edizioni Candusso le conosco e, in effetti, trattano gli argomenti in maniera più approfondita. A mio avviso a volte in modo eccessivamente prolisso. Personalmente a me non interessa leggere SEI PAGINE per avere la descrizione macroscopica del Boletus edulis, a me serve una descrizione decisamente più sintetica integrata dalla microscopia. E' solo la mia opinione personale ovviamente.
Azz... avevo capito il contrario!
Credevo tu cercassi descrizioni il più dettagliate possibile.
E' vero che una lunga descrizione di Boletus edulis, fungo comune che si riconosce anche senza staccarlo dal terreno o solo strusciando ad occhi chiusi il polpastrello del pollice inumidito con la saliva sulla cuticola, può essere noiosa ma tu considera invece altri boleti. B. rhodopurpureus ad esempio, oppure B. luteocupreus, B. pulchrotinctus. Credo che una descrizione molto dettagliata dell'evoluzione dei colori di cuticola, pori, tubuli, carne, gambo sia molto utile, più utile che di tre righi buttati lì solo per produrre un libretto il cui unico pregio possono essere giusto le foto (se fatte bene).
Il mio consiglio è di avere un approccio alla Alessio piuttosto che alla Cetto (senza discredito alcuno, è solo per fare un esempio di diversi modi di pubblicare. Non me ne vogliano i tifosi del Cetto. Anch'io ho sfogliato quei sette volumi fino a consumarli).
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