I nomi dei funghi.

GAmbr
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Re: I nomi dei funghi.

Messaggio da GAmbr » 27 ott 2014, 00:41

Fabio, potrei capire se il confronto fosse fatto col 100% del DNA.

Ciao
Gianni

Paola R.
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Re: I nomi dei funghi.

Messaggio da Paola R. » 27 ott 2014, 08:54

Gianni, se hai tempo potresti dare un'occhiata al quiz "Questo non ha dei colori...", lì mi sono trovata in difficoltà (e non avevo nemmeno usato la mia sana abitudine di mettere solo le iniziali... -smi284- ).
Il succo della cosa è che il fungo, Lactarius azonites o Lactarius fuliginosus var. albipes che si voglia chiamare, era uno spettacolo da vedere nell'erba, ed è stato interessante da studiare.
Ho anche l'impressione che i nomi "vecchi" fossere più intuitivi e significativi dei "nuovi". Anche Pulcherricium coeruleum la diceva molto più lunga sulla estrema bellezza di questo funghetto blu, mentre Terana cosa vuol dire?
Resterò certamente una principiante a vita.
-5327
Paola

Fabio Aste
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Re: I nomi dei funghi.

Messaggio da Fabio Aste » 27 ott 2014, 08:56

GAmbr ha scritto:Fabio, potrei capire se il confronto fosse fatto col 100% del DNA.

Ciao
Gianni
...più che giusto, tendendo sempre a mente che anche fosse il 100% si tratterebbe sempre e comunque del 100% di dna di "singoli individui",
di una certa colonia, di una certa popolazione....

:)

GAmbr
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Re: I nomi dei funghi.

Messaggio da GAmbr » 27 ott 2014, 10:36

Paola R. ha scritto:Gianni, se hai tempo potresti dare un'occhiata al quiz "Questo non ha dei colori...", lì mi sono trovata in difficoltà (e non avevo nemmeno usato la mia sana abitudine di mettere solo le iniziali... -smi284- ).
OK Paola, poi cerco il topic che mi hai segnalato. :)

Ciao
Gianni

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Re: I nomi dei funghi.

Messaggio da mefi » 27 ott 2014, 21:38

Paola R. ha scritto: Anche Pulcherricium coeruleum la diceva molto più lunga sulla estrema bellezza di questo funghetto blu, mentre Terana cosa vuol dire?
Pulcherricium coereuleum é un nome piuttosto recente (1968) che quando é stato adottato avrá dato i suoi malumori anche lui :mm:

Terana coerulea é del 1891 -5178


la mia non é una polemica ma un invito a non generalizzare troppo


-5327

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Re: I nomi dei funghi.

Messaggio da mefi » 27 ott 2014, 21:46

Fabio Aste ha scritto:Ben pochi altri motivi Gianni...un altro motivo potrebbe essere che lo scienziato analizzando le differenze dei dna riscontri una differenza tale da giustificare la messa in vita di un nuovo Genere...ma anche in questo caso sempre di convenzioni (di cassetti in cui mettere roba) di tratterebbe, altrimenti non mi spiego perché noi (sedicenti) sapiens non abbiamo messo la nostra specie all'interno del (cassetto)Genere Pan (Genere-cassetto degli Scimpanzé), oppure perché non abbiamo inglobato le specie appartenenti al Genere Pan, all'interno del Genere Homo (come qualche studioso propone, per altro), visto che il loro dna corrisponde all'incirca al 98% con il nostro.

Micologicamente mi restano da capire, ovviamente, ancora tantissimissime cose:

non ultime le differenze tra Xerocomus e Xerocomellus, che non rientrino nell'ordine di differenze solo "genetiche" di percentuali quasi-infinitesimali: 0,5 % ecc.....

peccato che peró quando si inglobano le Calvatia nei Lycoperdon perché le differenze genetiche sono poche gli amanti della vecchia scuola rognino lo stesso... -5178


ok questo post era piú polemico :mm:


-5327

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Re: I nomi dei funghi.

Messaggio da Paola R. » 27 ott 2014, 22:00

Grazie Andrea, non lo sapevo che il nome Terana fosse più datato.
Questo contraddice quanto credevo, e cioè che i nomi più antichi rispecchiassero meglio qualche caratteristica del fungo.
Per capire il senso del nome, non mi è d'aiuto il libretto di Pace, né il vocabolario di latino.
ssbsdb
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Re: I nomi dei funghi.

Messaggio da Fabio Aste » 27 ott 2014, 23:00

mefi ha scritto:
Fabio Aste ha scritto:Ben pochi altri motivi Gianni...un altro motivo potrebbe essere che lo scienziato analizzando le differenze dei dna riscontri una differenza tale da giustificare la messa in vita di un nuovo Genere...ma anche in questo caso sempre di convenzioni (di cassetti in cui mettere roba) di tratterebbe, altrimenti non mi spiego perché noi (sedicenti) sapiens non abbiamo messo la nostra specie all'interno del (cassetto)Genere Pan (Genere-cassetto degli Scimpanzé), oppure perché non abbiamo inglobato le specie appartenenti al Genere Pan, all'interno del Genere Homo (come qualche studioso propone, per altro), visto che il loro dna corrisponde all'incirca al 98% con il nostro.

Micologicamente mi restano da capire, ovviamente, ancora tantissimissime cose:

non ultime le differenze tra Xerocomus e Xerocomellus, che non rientrino nell'ordine di differenze solo "genetiche" di percentuali quasi-infinitesimali: 0,5 % ecc.....

peccato che peró quando si inglobano le Calvatia nei Lycoperdon perché le differenze genetiche sono poche gli amanti della vecchia scuola rognino lo stesso... -5178


ok questo post era piú polemico :mm:


-5327
Ciao Andrea :-)

Verissimo, non si è mai contenti, o meglio, non si può accontentare tutti e forse è naturale sia così,

personalmente, il caso Calvatia trasferiti in Lycoperdon l'ho apprezzato tantissimo, lo trovo giusto,
ed è un percorso in direzione totalmente opposta dello smembramento di Xerocomus in Xerocomellus...ecc....
Mi dirai, prima erano tutti Boletus, forse era una esagerazione anch'essa, perché le peculiarità morfologiche che aiutano a separare i "vecchi" Generi delle Boletaceae sono evidenti, abbastanza facilmente memorizzabili, mentre dire cosa separa morfologicamente una exCalvatia da un Lycoperdon è impresa ardua: le dimensioni? -6662

Ma il mio ragionamento è più ampio e critico soprattutto su di un particolare fondamentale, cerco di spiegare:

Micologicamente su cosa facciamo le analisi e/o le comparazioni dna? Semplice, su raccolte essiccate o fresche, in cosa consistono queste "raccolte"? Sempre molto semplice: si tratta di uno o più esemplari di "organi riproduttori" prodotti da un certo micelio, di una certa popolazione/colonia. Ammettendo che si possa conoscere tramite queste analisi il 100% del dna degli esemplari esaminati, suulla base di così "fragili" indizi come si può pensare di ottenere risposte "sentenzianti" su frammentazioni di specie o conspecificità e ancora di più come si può pensare di frammentare in ulteriori Generi, quest'ultimo (Genere) già concetto arbitrario di per se stesso, se è vero, come è vero, che anche il concetto stesso di Specie è un arcano quasi assoluto? L'unica strada da percorrere, come già ebbi a dire tediosando/tediosamente, sarebbe il cercare di stabilire in Laboratorio le interfertilità in 2°-3°...ecc....generazione...stabilita questa sia ha la quasi certezza di conspecificità tra esemplari di popolazioni/colonie diverse e solo dopo procedere all'analisi dna, comparando le varie raccolte interfertili tra loro per osservare le differenze genetiche "individuali" dei vari miceli, di varie colonie/popolazioni, come detto sopra, tra loro interfertili. Stesso procedimento nel caso di colonie/popolazioni tra loro sterili...ecc....

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Re: I nomi dei funghi.

Messaggio da mefi » 28 ott 2014, 01:05

Fabio la scienza sperimentale ha bisogno di semplificazioni pratiche per velocizzare i processi e procedere, altrimenti se avessero studiato l'ereditarietà dei caratteri genetici sugli elefanti invece che sui moscerini probabilmente non l'avremmo ancora capita... Se sperimentassero i farmaci sugli umani invece che sui topi non avremmo neanche l'aspirina...

Gli esperimenti di interfertilità probabilmente sarebbero perfetti ma il vantaggio in termine di precisione che darebbero probabilmente non è tale da farci spendere tempo e risorse.

Bisogna ricorrere a modelli semplici e veloci, pur prendendo in considerazione la possibilità di qualche imprecisione, in campo scientifico (ricordi universitari) il fatto che semplificando in un certo modo ci possa essere un errore viene preso in considerazione, se l'errore non è tale da falsare eccessivamente i risultati si procede. Il codice genetico è ridondante, il fatto che alcune parti non vengano prese in considerazione porta ad un errore che sarà stato valutato poco significativo rispetto alle informazioni che si possono ricavare, non credo che tutte le università al mondo stiano procedendo a ...Mutinus caninus solo per ...moda.

Poi sul fatto che alcuni vanagloriosi ci marcino posso essere d'accordo ma ricordo che da ricerche molecolari sono stati riesumati molti generi antichi (Coprinellus, Gymnopus, Terana.... ) a cui non sono associati nomi nuovi...

Il discorso dele popolazioni che fai secondo me poi è specioso...perchè se ho capito bene se io dico che Amanita muscaria è diversa da Amanita pantherina ciò non potrebbe essere giusto perchè io ho visto solo le popolazioni dei miceli di Bolzano??? O che Amanita muscaria è la stessa specie sia qui che in Liguria sarebbe da mettere in dubbio? :mm:


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Re: I nomi dei funghi.

Messaggio da GAmbr » 28 ott 2014, 09:44

mefi ha scritto: Gli esperimenti di interfertilità probabilmente sarebbero perfetti ma il vantaggio in termine di precisione che darebbero probabilmente non è tale da farci spendere tempo e risorse.
Ma non pensi invece che il tempo e denaro (nostro!) venga buttato invece con questi studi parziali che domani saranno da buttare nel ... -6552 ? Se domani nuovi studi genetici sui funghi, considerando tutta la sequenza intera, porteranno a risultati differenti, ha senso ora creare nuovi generi? Dato che e` una pura convenzione ... cui prodest? Tutti questi soldi e tempo per una cosa inutile ... ha senso?

Ciao
Gianni

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