Domanda!
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Domanda!
Buon giorno a tutti, l'altro giorno, dialogando con Vincenzo sulla presunta esistenza della specie Chlorophyllum venenatum esponendo tesi anche di notevole interesse scientifico sull'argomento, mi è sorta una domanda che sicuramente micologi (o non) con più anni di esperienza rispetto a me potranno rispondermi esaustivamente: Se nella determinazione di specie fungine un ruolo determinante viene svolto dallo studio completo del carpoforo fungino (imenoforo, cistidi, spore, ife, basidi, aschi.....), come mai vediamo.....per esempio "Conocybe juruensis var. sublevispora"....questa diversità (o variabilità) del carattere della spora non sarebbe sufficente per elevare la varietà a rango di specie a se stante?
Ringrazio anticipatamente per le risposte che mi darete
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Re: Domanda!
Tutto si può fare ..........anche farne una specie ma poi ognuno si imbarca le critiche.......
Veniamo a noi , ma è difficile, in tempi di DNA , poter parlare.
Se il carattere differente è uno ........si potrebbe parlare di forma, specialmente se afferente all'aspetto ambientale.
Se i caratteri sono due .........c'è chi parla di varietà o di specie autonoma .
Se i caratteri sono più di due si dovrebbe parlare di specie autonoma.
Ma............c'è sempre un .......ma : si parla di caratteri importanti o di caratteri banali ???
Sotto agli altri........
Veniamo a noi , ma è difficile, in tempi di DNA , poter parlare.
Se il carattere differente è uno ........si potrebbe parlare di forma, specialmente se afferente all'aspetto ambientale.
Se i caratteri sono due .........c'è chi parla di varietà o di specie autonoma .
Se i caratteri sono più di due si dovrebbe parlare di specie autonoma.
Ma............c'è sempre un .......ma : si parla di caratteri importanti o di caratteri banali ???
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Re: Domanda!
per la risposta vincenzo!! mi ha sempre destato molto interesse capire quest'aspetto
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Re: Domanda!
come vedi citavo caratteri riguardanti l'aspetto microscopico, che spesso sono determinanti per determinate specie
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Re: Domanda!
Io da ignorante in materia................ dico che oggi, si fanno con troppa facilita: forme, specie, varieta.
Ricordo quando iniziarono con il DNA, venne sottoposto all'esame un Rhizopogon il più comune, credo il vulgaris, quello che di solito troviamo su terreno sabbioso sotto pinus sp. nelle Pinete Marine,
il risultato (mi è stato riferito) era un aborto di Leccino lepidum.
A questo punto non so come finirà.
Ben sappiamo che L. lepidum è in simbiosi con il Quercus ilex.
R. vulgaris solo sotto Pinus sp.
Che ne dite Evelyna
Ricordo quando iniziarono con il DNA, venne sottoposto all'esame un Rhizopogon il più comune, credo il vulgaris, quello che di solito troviamo su terreno sabbioso sotto pinus sp. nelle Pinete Marine,
il risultato (mi è stato riferito) era un aborto di Leccino lepidum.
A questo punto non so come finirà.
Ben sappiamo che L. lepidum è in simbiosi con il Quercus ilex.
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Re: Domanda!
infatti al giorno d'oggi la biologia molecolare sta facendo grandi passi da gigante, xò mi chiedò appunto quali sono (se ci sono) dei criteri base per i fini che ho descritto in precedenza..... ancora per le vostre opinioni
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Re: Domanda!
Concordo con Vincenzo, ci devono essere almeno tre caratteri distintivi per fare una nuova specie.
Il DNA potrebbe essere una bona opportunità per definire nuove specie ma, per adesso, il data base col quale si fanno i confronti è abbastanza vuoto quindi non affidabile.
Per adesso lo dobbiamo intendere come un dato da aggungere allo studio classico.
Io la penso così.
Il DNA potrebbe essere una bona opportunità per definire nuove specie ma, per adesso, il data base col quale si fanno i confronti è abbastanza vuoto quindi non affidabile.
Per adesso lo dobbiamo intendere come un dato da aggungere allo studio classico.
Io la penso così.
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Re: Domanda!
anche a te giuseppe, mi è sempre interessato capire e sapere di più su quest'argomento!
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Re: Domanda!
Anche io la penso come te, ma............siamo in pochi.cos ha scritto:Concordo con Vincenzo, ci devono essere almeno tre caratteri distintivi per fare una nuova specie.
Il DNA potrebbe essere una bona opportunità per definire nuove specie ma, per adesso, il data base col quale si fanno i confronti è abbastanza vuoto quindi non affidabile.
Per adesso lo dobbiamo intendere come un dato da aggungere allo studio classico.
Io la penso così.
Molti neo-splitteurs ( a caccia di gloria ) dicono che il DNA debba essere un carattere super pares.
Personalmente, almeno fino a quando non sia stato ben accertata la sua totale scientificità, reputo che il DNA debba essere un carattere inter pares.
Ciao.
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Re: Domanda!
Io invece non son d'accordo nel considerare i caratteri micro sempre più determinanti: bisogna valutare coscientemente in entrambi i casi.Giovanni (sicilia) ha scritto:come vedi citavo caratteri riguardanti l'aspetto microscopico, che spesso sono determinanti per determinate specie
Ciao
Gianni