Archeomarasmius e Protomycena
Inviato: 29 ago 2011, 13:05
Dopo una lunga pausa estiva, dovuta più ai lavori di ristrutturazione della casa (purtroppo ancora in corso…) che a vacanze in lidi esotici, eccomi nuovamente a infastidire i tolleranti amici del Forum. In attesa del tanto rimandato lavoro di ristrutturazione della parte dedicata ai lattari (dovuto ad un certo articolo finalmente in fase di revisione e che gli amici di FeM avranno il piacere di leggere in anteprima) eccovi una curiosità.
Come certamente sapete, i funghi sono organismi che si deteriorano molto rapidamente e non possiedono parti minerali. Di conseguenza è veramente difficile che si possono preservare per tempi sufficientemente lunghi da permettere la trasformazione in fossili. Difficile, ma non impossibile.
Le spore e resti di ife sono ad esempio ‘relativamente’ comuni, in associazione soprattutto a resti vegetali. Più rare le fruttificazioni, i carpofori. I pochi carpofori fossili noti si sono conservati grazie all’ambra: ovvero la resina di conifere fossilizzata.
In un articolo ormai piuttosto datato (i tempi della letteratura scientifica non sono fortunatamente comparabili con quelli della geologia: un articolo pubblicato lo scorso anno potrebbe essere già ampiamente superato…) David S. Hibbert e colleghi sono riusciti a descrivere due funghi con portamento tricolomatoide datate al Cretacico ed al Miocene.
Come certamente sapete, i funghi sono organismi che si deteriorano molto rapidamente e non possiedono parti minerali. Di conseguenza è veramente difficile che si possono preservare per tempi sufficientemente lunghi da permettere la trasformazione in fossili. Difficile, ma non impossibile.
Le spore e resti di ife sono ad esempio ‘relativamente’ comuni, in associazione soprattutto a resti vegetali. Più rare le fruttificazioni, i carpofori. I pochi carpofori fossili noti si sono conservati grazie all’ambra: ovvero la resina di conifere fossilizzata.
In un articolo ormai piuttosto datato (i tempi della letteratura scientifica non sono fortunatamente comparabili con quelli della geologia: un articolo pubblicato lo scorso anno potrebbe essere già ampiamente superato…) David S. Hibbert e colleghi sono riusciti a descrivere due funghi con portamento tricolomatoide datate al Cretacico ed al Miocene.