Archeomarasmius e Protomycena

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Alessio1973
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Archeomarasmius e Protomycena

Messaggio da Alessio1973 » 29 ago 2011, 13:05

Dopo una lunga pausa estiva, dovuta più ai lavori di ristrutturazione della casa (purtroppo ancora in corso…) che a vacanze in lidi esotici, eccomi nuovamente a infastidire i tolleranti amici del Forum. In attesa del tanto rimandato lavoro di ristrutturazione della parte dedicata ai lattari (dovuto ad un certo articolo finalmente in fase di revisione e che gli amici di FeM avranno il piacere di leggere in anteprima) eccovi una curiosità.
Come certamente sapete, i funghi sono organismi che si deteriorano molto rapidamente e non possiedono parti minerali. Di conseguenza è veramente difficile che si possono preservare per tempi sufficientemente lunghi da permettere la trasformazione in fossili. Difficile, ma non impossibile.
Le spore e resti di ife sono ad esempio ‘relativamente’ comuni, in associazione soprattutto a resti vegetali. Più rare le fruttificazioni, i carpofori. I pochi carpofori fossili noti si sono conservati grazie all’ambra: ovvero la resina di conifere fossilizzata.
In un articolo ormai piuttosto datato (i tempi della letteratura scientifica non sono fortunatamente comparabili con quelli della geologia: un articolo pubblicato lo scorso anno potrebbe essere già ampiamente superato…) David S. Hibbert e colleghi sono riusciti a descrivere due funghi con portamento tricolomatoide datate al Cretacico ed al Miocene.

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Re: Archeomarasmius e Protomycena

Messaggio da Alessio1973 » 29 ago 2011, 13:06

Il primo di questi due reperti, ritrovato nel New Jersey (USA) e conservato presso l’American Museum of Natural History, è formato addirittura da due frammenti di carpofori distinti: uno comprendente il cappello ed il gambo ed uno limitato ad un solo frammento, parzialmente esposto, del cappello. Questo fungo, a cui è stato dato il nome di Archeomarasmius leggettii, si caratterizza per un cappello di 3,2-6 mm, circolare in visione polare, piano convesso di profilo, sottile e radialmente solcato; il rivestimento appare glabro o minutamente texturizzato. Le lamelle sono distanti, non intercalate a lamellule, alte fino a 1 mm e non anastomosate tra di loro. Il gambo misura 2,2- 0,5 mm, è cilindrico ed è inserito centralmente; la superficie appare liscia e priva di anello.
Sono state ritrovate anche otto spore; di forma variabile da ampiamente ellittica ad ovoide, lisce o minutamente texturizzate, presentano una distinta appendice ilare e misurano 6,5-8,3 x 4,0-5,2 µm.

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Re: Archeomarasmius e Protomycena

Messaggio da Alessio1973 » 29 ago 2011, 13:07

archeomarasmius_1.jpg
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Re: Archeomarasmius e Protomycena

Messaggio da Alessio1973 » 29 ago 2011, 13:08

archeomarasmius_2.jpg
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Re: Archeomarasmius e Protomycena

Messaggio da Alessio1973 » 29 ago 2011, 13:10

archeomarasmius_3.jpg
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Re: Archeomarasmius e Protomycena

Messaggio da Alessio1973 » 29 ago 2011, 13:10

Il secondo reperto, rappresentato da un carpoforo intero, è stato rinvenuto invece in un pezzo di ambra proveniente dalla Repubblica Domenicana: appartiene ad una collezione privata custodita a Torino. Il cappello di questo fungo ha un diametro di 5 mm, è circolare in visione polare, convesso di profilo, glabro nella parte centrale e striato verso il margine. Le lamelle sono distanti, intercalate e anastomosate a lamellule, emntre il gambo è curvo, cilindrico, liscio o minutamente texturizzato e misura 10 x 0,75 mm. Questo fungo è stato denominato Protomycena electra
Sperando di essere riuscito ad interessarvi, a presto ! -5327 -5327

PS: vi ho risparmiato tutte le considerazioni filosofiche degli autori

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Re: Archeomarasmius e Protomycena

Messaggio da Alessio1973 » 29 ago 2011, 13:12

protomycena.jpg
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Re: Archeomarasmius e Protomycena

Messaggio da Martinelli Bruno » 29 ago 2011, 17:38

Premetto che é sempre interessante cio`che scrivi ma il motivo per cui io scrivo è un`altro.-Anni fa ,in un ristorante in cui giocavo a scacchi, erano esposti i lignicoli piu`belli incorporati in cubi di vetroresina ; non chiesi mai (io coglione) come erano stati fatti e il proprietario ,ora pensionato ,è sparito dalla circolazione.-Forse questo è fattibile anche con gli altri funghi.-Saper solo a chi rivolgersi :Censured!: :Censured!: :Censured!: Buon proseguimento col tuo affascinante lavoro :birra: :birra: :birra:

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Re: Archeomarasmius e Protomycena

Messaggio da Vincenzo Migliozzi » 29 ago 2011, 21:15

Martinelli Bruno ha scritto:Premetto che é sempre interessante cio`che scrivi ma il motivo per cui io scrivo è un`altro.-Anni fa ,in un ristorante in cui giocavo a scacchi, erano esposti i lignicoli piu`belli incorporati in cubi di vetroresina ; non chiesi mai (io coglione) come erano stati fatti e il proprietario ,ora pensionato ,è sparito dalla circolazione.-Forse questo è fattibile anche con gli altri funghi.-Saper solo a chi rivolgersi :Censured!: :Censured!: :Censured!: Buon proseguimento col tuo affascinante lavoro :birra: :birra: :birra:
Mi scuso con Alessio ma rispondo a Bruno : basta cercare un polimerizzante bicomponente.
Se poi si dispone di una muffola ...........viene prima e viene meglio.
Non si può utilizzare il PMMA ( polimetilmetacrilato ) perchè la polimerizzazione deve avvenire per compressione e stiramento uniassiale che provocherebbe la distorsione del fungo.

Ringrazio Alessio.
Mi sembra di aver visto qualcosa del genere sulla rivista The Mycologist di qualche anno addietro.

Ora ci vediamo per Natale ?? -5367 -5367

Enzo. -5327

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Re: Archeomarasmius e Protomycena

Messaggio da Martinelli Bruno » 30 ago 2011, 09:55

Per fortuna che abbiamo un chimico in famiglia,con i lignicoli è facile ma con gli altri.... -6691 -6691 -6691

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