FORUM FUNGHI E MICOLOGIA

Non avevano assolutamente alcun odore di fenolo o di inchiostro , ma un impercettibile odore di fungo.

Vorrei far notare come esternamente alla base del gambo tendessero a divenire bruno-rosati.

Alla sezione nell'esemplare giovane avevano , nel gambo , sfumature gialline in alto e rossiccie al bulbo.
Gli esemplari più maturi non presentavano alcun colore particolare.

Immagino che si tratti della stessa specie perchè trovati ad una distanza inferiore ai cento metri tra loro.

Se confronti con la foto di Courtecuisse gli ultimi esemplari sono copia conforme !

Courtecuisse parla di odore debole da Lepiota cristata , cosa che potrebbe aver dato quella sensazione in cottura percepita da Stefano.

...........forse è il caso che io cominci ad approfondire lo studio degli Agaricus in questo areale.
sta scappando tanto materiale interessante.

Sono convinto che almeno le immagini ultime siano da riferirsi ad Agaricus koelerionensis ma , a questo punto , cosa sia Agaricus impudicus non lo so proprio !!

Ho incontrato numerose volte A. phaeolepidotus e posso concludere che possiede un colore smorto e non tendente al rossiccio ( la determinazione è avallata da odore di fenolo ! ).

Enzo.

Mi sono accorto che nel Courtecuisse-Duhem , gli autori illustranno sia Agaricus koelerionensis che Agaricus variegans.

E' interessante scoprire che il primo ha :
- cappello rossiccio
- habitat prativo sabulicolo

mentre il secondo ha :

- cappello bruno
- habitat di pinus

Gli esemplari da me osservati sembrano avere caratteri intermedi tra le due entità.

Anche Nauta sinonimizza le due specie affermando che la differenziazione veniva effettuata principalmente in relazione alla diversa misura sporale. I suoi studi "sul campo" hanno mostrato come A. impudicus presentasse un range sporale tale da includere anche le misure date da Bon per A. koelerianensis.

Armillaria.

armillaria ha scritto: Anche Nauta sinonimizza le due specie affermando che la differenziazione veniva effettuata principalmente in relazione alla diversa misura sporale. I suoi studi "sul campo" hanno mostrato come A. impudicus presentasse un range sporale tale da includere anche le misure date da Bon per A. koelerianensis.

Armillaria.

Grazie per questo importante e costruttivo Contributo.

A questo punto ...........io personalmente non so più cosa pensare e quale soluzione dare a questo enigma.

Se Agaricus impudicus risulta essere comprensivo di koelerionensis e , probabilmente , anche di variegans ed essendo reputato come specie COMMESTIBILE...........non rimane che pensare che tutte queste recenti raccolte siano da attribuire ad Agaricus phaeolepidotus.

Ma le raccolte ad odore nullo ( sul campo )di phaeolepidotus ..........risulterebbe similari a quelle di impudicus=koelerionensis=variegans ................... quindi si può ipotizzare una SINONIMIA tra le due entità ora ascritte a Sezioni diverse ?

enzo.

Credo che , per il momento ,...........la discussione possa dirsi conclusa.

Purtroppo ......... non ho avuto modo di vedere ALTRE immagini di ALTRI iscritti per ALTRE raccolte da ALTRI determinate come impudicus, phaeolepidotus, koelerionensis oppure variegans.

Personalmente rimango un pò deluso.

.......... :?:

Stamani ho ricevuto da renato alcuni esemplari raccolti ieri.

Renato posterà poi le immagini.
Tutti i presenti hanno provato a sentire l'odore che è risultato .......subnullo !

Ho messo da parte alcuni esemplari dopo averli sezionati ed , al ritorno dell'escursione , dopo tre ore..........ecco la sorpresa :
- carne imbrunente moderatamente
- odore mefitico di medicinali andati a male ( non fenolo od inchiostro ma di carne in via di deperimento ! )

Probabilmente è un'altra specie !

........a dopo.

enzo.

Scusate se ritorno su questo ritrovamento.
In attesa di poter visionare il materiale d'erbario di daniele , vorrei chiedere ai presenti se qualcuno tra gli stessi ha avuto esperienza o conosce l'Agaricus albopersistens Zuccherelli ?

Sembrerebbe essere un Agaricus sosia di phaeolepidotus ma con odore di mandorle amare , al tagliotendente al giallino , buon commestibile .

Enzo.

fabiophorus ha scritto: Ciao Enzo!...non conosco questa specie...ho visto da indexfungorum che è molto recente (2006) sai dove è stata pubblicata?...hai per caso copia dell'articolo?...mi fa pensare però quel nome albopersistens...sembra riferirsi ad una specie con tonalità ...verso il "bianchiccio"..........

Ciau!
fabio

Descrizione e diagnosi sono contenute nel secondo volume di A. Zuccherelli " I FUNGHI DELLE PINETE delle zone mediterranee ".

L'epiteto albopersistens sembrerebbe legato al fatto che le lamelle permangono bianche per molto tempo.

Enzo.