Domanda brevissima

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Gae
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Domanda brevissima

Messaggio da Gae » 15 apr 2011, 10:49

Ho veduto il bellissimo post di Robyyys sul Russula versatilis. Non mi sogno minimamente di dubitare sulla correttezza della determinazione. Vorrei chiedere ( In attesa del famigerato DNA che a mio avviso porterà un gran casino e basta , almeno per noi che abbiam posto la Micologia tra le cose più piacevoli ed interessanti con delle +/- discrete basi ) : per avvalorare una specie é sufficiente che , a parità macroscopiche , collimazioni microscopiche , un solo carattere "La pianta Simbionte" e che questa possa essere ritenuta determinante ??? Cortinarius violaceus e Cortinarius hercynicus , prima che questa sottospece fosse annullata e congliobata in C.violaceus era specie a se stante e variava l' habitat. Ho tirato fuori il primo che mi é venuto in mente . Per il Genere Russula , oltre al suo innato camaleontismo ( Chamaleontine di nome e di fatto ) non é ipotizzabile , visto la varianza di caratteri macroscopici , comprese le colorazioni , che possiamo trovarci di fronte a dei doppioni ????? Grazie -6565 per eventuali interventi e Risposte -5327 -7092 Ciao a tutti GAE

Vincenzo Migliozzi
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Re: Domanda brevissima

Messaggio da Vincenzo Migliozzi » 15 apr 2011, 11:20

Non credo di avere ben compreso l'essenza della domanda ma dico quel che ho sempre pensato e detto : contrariamente al gioco realizzato da Sarnari . io non dò assoluta importanza all'habitat.
Una specie ...un habitat , a mio modestissimo giustizio non è valido.

La dispersione delle spore può trovare soluzioni in differenti habitat ragion per cui ......il prolificare di infinite specie specialmente nel genere Russula non può basarsi su un cavillo di microscopia ed un habitat diverso.

Questo è il mio parere . E' criticabile ma non può essere disconosciuto.
Ciao da Enzo. -5327

POST SCRIPTUM : ma parla come mangi , non in veneto. -5367 -5367

Gualberto
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Re: Domanda brevissima

Messaggio da Gualberto » 15 apr 2011, 13:08

Io concordo con Enzo su quanto attiene agli habitats, basti pensare che fino agli anni settanta trovavamo in letteratura diversi funghi dotati di una certa specificità, successivamente si è scoperto che si legavano simbioticamente con diverse altre essenze arboree addirittura contraendo simbiosi di tipo ectotrofico: pertanto, come dico sempre nei miei corsi, se dopodomani mi incontrate a Melbourne anziche quì a roma, quello sono sempre io.... Naturalmente la mia è solo una opinione, la micro sempre docet, ciao Gualberto

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Re: Domanda brevissima

Messaggio da cld.orla » 18 apr 2011, 18:46

sono daccordo anch'io che servano dei caratteri più forti che una variante cromatica, o l'habitat x fare una specie, a volte anche la microscopia rivela delle varianti non indifferenti per cui occorre indagare bene.Ritengo che i caratteri deboli non vadano considerati così tanto da fare una specie. Girando un poco per l'Europa ho visto cose riguadanti l'habitat che ora lo considero molto meno importante di un tempo. per fare un esempio visto che si parla di russule ho visto diverse specie, (mairei e persicina) controllate con la micro crescenti tranquillamente su tronchi di legno anche ad una certa altezza da terra. appena avrò tempo vi metto le foto. Secondo me in mezzo a coloro che hanno pubblicato specie, ci sono quelli che hanno abusato di qualche leggerezza. saluti claudio

Fabio Aste
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Re: Domanda brevissima

Messaggio da Fabio Aste » 18 apr 2011, 21:23

Vincenzo:
il prolificare di infinite specie specialmente nel genere Russula non può basarsi su un cavillo di microscopia ed un habitat diverso.
-6597 QUOTONE!!

[e pensa che le Russule sono Genere davvero ben studiato e approfondito...immagina la portata della "scrematura" che sarebbe da attuare, a mio parere, nel Genere Inocybe, ad esempio (Genere che comunque conosco assai poco)].

- il concetto di specie che utilizzo per approcciarmi alle varie specie fungine (ed ai viventi più in generale) di cui ho maggiore esperienza e conoscenza/familiarità (ad esempio Amanita muscaria) è lo stesso (o quasi) che adotto per approcciarmi alla nostra specie: Homo sapiens sapiens; presuppongo cioè un analogo "spettro di variabilità macro-micro morfologica"

per fare un piccolo esempio, forumistico: Io, Enzo e Gaetano apparteniamo alla stessa specie Homo sapiens sapiens (come siamo egocentrici! -6662 ) sicuramente presentiamo delle evidenti diversità macro-morfologiche e sono straconvinto che altrettante differenze (tra noi tre) sarebbero riscontrabili a livello micro-morfologico ed anche molecolare; questo continuando ad appartenere alla medesima specie.

Così la penso io, in estrema sintesi, argomento comunque assai vasto e di estremo interesse :ok:

Vincenzo Migliozzi
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Re: Domanda brevissima

Messaggio da Vincenzo Migliozzi » 18 apr 2011, 21:27

Ed infatti, per chiudere il cerchio , è che pur essendo della stessa specie ( più o meno sapiens -5367 -5367 ) ............tutti e tre abbiamo un diverso DNA.
Se fossimo stati funghi...........saremmo stati tre specie diverse !

-9459 -9459 -9459

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