INTRODUZIONE ALLE BOLETALES (1)
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INTRODUZIONE ALLE BOLETALES (1)
Con questo Topic iniziamo l’esplorazione dei funghi boletoidi, sia a pori e tuboli (spugna) che a lamelle, così come organizzati secondo le più attuali tendenze della sistematica. Per prima cosa definiamo l’ordine Boletales E.-J. Gilbert, delimitando così i confini dell’argomento che questo ed i prossimi Topic intendono esplorare, per poi passare alla prima famiglia, Paxillaceae Lotsy. Tutte le foto, salvo quando espressamente indicato, sono tratte dal forum FeM; gli aspetti microscopici, tranne nei casi in cui strettamente necessari, sono volutamente trascurati. La distribuzione è riferita all check-list dei basidiomiceti italiani.
ps: avevo preparato anche un PDF ma mi accorgo soltanto ora, nel rivederlo prima di inserirlo, di un errore. Non avendone ora voglia, penso di inserirlo corretto domani !
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Re: INTRODUZIONE ALLE BOLETALES (1)
Ordine Boletales J.-E. Gilbert
Definizione: fruttificazioni con sviluppo di tipo gimnocarpico, angiocarpico o emiangiocarpico, pileate, resupinate, reflesse, effuso-reflesse oppure tuberoidi, definiite o indefinite, epigee o ipogee. Imenoforo a lamelle, liscio, labirintiforme oppure a tubuli e pori. Carne bianca, gialla, arancio, bruna, grigia, spesso virante di colore quando esposta all’aria, carnosa oppure coriacea. Deposito sporale bianco, crema o nei vari toni del bruno oliva o nerastro.
Come abbiamo più volte avuto occasione di discutere in FeM, i funghi gastroidi (gasteromiceti) e molti un tempo definiti come afilloforali sono oggi ricondotti ai raggruppamenti dei funghi carnosi a lamelle o a pori e tubuli (agaricali e boletali). Ad esempio all’ordine Boletales sono oggi assegnati i generi Scleroderma, Rhizopogon, Melanogaster, Serpula ecc. In questa sede non ci addentreremo nella trattazione delle forme gasteroidi o afilloforoidi.
Come riconoscerla: ( nei limiti appena definiti) funghi con imenoforo a lamelle o a tubuli e pori (spugna) facilmente asportabile dalla trama sottostante.
Figura 1 – Boletales: esempi di fruttificazioni (collage del sottoscritto; foto da MykoKey).
Definizione: fruttificazioni con sviluppo di tipo gimnocarpico, angiocarpico o emiangiocarpico, pileate, resupinate, reflesse, effuso-reflesse oppure tuberoidi, definiite o indefinite, epigee o ipogee. Imenoforo a lamelle, liscio, labirintiforme oppure a tubuli e pori. Carne bianca, gialla, arancio, bruna, grigia, spesso virante di colore quando esposta all’aria, carnosa oppure coriacea. Deposito sporale bianco, crema o nei vari toni del bruno oliva o nerastro.
Come abbiamo più volte avuto occasione di discutere in FeM, i funghi gastroidi (gasteromiceti) e molti un tempo definiti come afilloforali sono oggi ricondotti ai raggruppamenti dei funghi carnosi a lamelle o a pori e tubuli (agaricali e boletali). Ad esempio all’ordine Boletales sono oggi assegnati i generi Scleroderma, Rhizopogon, Melanogaster, Serpula ecc. In questa sede non ci addentreremo nella trattazione delle forme gasteroidi o afilloforoidi.
Come riconoscerla: ( nei limiti appena definiti) funghi con imenoforo a lamelle o a tubuli e pori (spugna) facilmente asportabile dalla trama sottostante.
Figura 1 – Boletales: esempi di fruttificazioni (collage del sottoscritto; foto da MykoKey).
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Re: INTRODUZIONE ALLE BOLETALES (1)
Famiglia Paxillaceae Lotsy
Definizione: fruttificazioni agaricoidi o boletoidi, con imenoforo a lamelle o a tubuli e pori. Cappello da convesso a disteso, liscio o tomentoso, con margine diritto o incurvato. Lamelle decorrenti, forcate in prossimità del gambo, gialle, brunastre nei punti sollecitati / tubuli decorrenti, corti, concolori ai pori. Gambo corto, cilindrico o ristretto verso la base. Carne da giallo pallida a gialla, virante al bruno o no quando esposta all’aria. Sapore dolce o acidulo. Odore insignificante. Deposito sporale da bruno a bruno oliva.
Come riconoscerla: funghi simbionti di Alnus (ontano) con imenoforo a tubuli e pori, con tubuli alti 2-5 mm che si rompono in modo irregolare alla frattura / funghi simbionti con imenoforo a lamelle, colorazione generale brunastra, cappello asciutto e tomentoso, munite di gambo centrale [nel caso di funghi saprofiti, con gambo ridotto ed eccentrico > Tapinellaceae C. Hann].
Nota: 2 generi - raggruppamento non monofiletico e quindi passibile di frazionamento !
Definizione: fruttificazioni agaricoidi o boletoidi, con imenoforo a lamelle o a tubuli e pori. Cappello da convesso a disteso, liscio o tomentoso, con margine diritto o incurvato. Lamelle decorrenti, forcate in prossimità del gambo, gialle, brunastre nei punti sollecitati / tubuli decorrenti, corti, concolori ai pori. Gambo corto, cilindrico o ristretto verso la base. Carne da giallo pallida a gialla, virante al bruno o no quando esposta all’aria. Sapore dolce o acidulo. Odore insignificante. Deposito sporale da bruno a bruno oliva.
Come riconoscerla: funghi simbionti di Alnus (ontano) con imenoforo a tubuli e pori, con tubuli alti 2-5 mm che si rompono in modo irregolare alla frattura / funghi simbionti con imenoforo a lamelle, colorazione generale brunastra, cappello asciutto e tomentoso, munite di gambo centrale [nel caso di funghi saprofiti, con gambo ridotto ed eccentrico > Tapinellaceae C. Hann].
Nota: 2 generi - raggruppamento non monofiletico e quindi passibile di frazionamento !
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Re: INTRODUZIONE ALLE BOLETALES (1)
Genere Gyrodon Opat.
Come riconoscerlo (nell’ambito della famiglia): imenoforo a tubuli e pori; specie simbionte di ontano. Una sola specie [Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Piemonte, Sardegna, Toscana, Trentino Alto Adige, Veneto].
Riferimento in FeM: http://www.funghiemicologia.com/phpBB3/ ... 182&t=9207
Gyrodon lividus (Bull.:Fr.)P. Karst.
Cappello poco carnoso, convesso, con margine spesso lobato; rivestimento da viscido ad asciutto, feltrato, asportabile soltanto a lembi, di colore giallo pallido, quindi con macchie ruggine. Tubuli e pori giallo zolfo, bluastri alla manipolazione; tubuli corti, fortemente decorrenti; pori angolosi, labirintiformi. Gambo cilindrico oppure rastremato verso la base, talvolta eccentrico, dello stesso colore del cappello, tendente ad imbrunire. Carne gialla nel cappello, senape verso la base del gambo, virante (debolmente) all’azzurro sopra i tubuli e nella parte alta del gambo.
Foto di josuerofe
Come riconoscerlo (nell’ambito della famiglia): imenoforo a tubuli e pori; specie simbionte di ontano. Una sola specie [Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Piemonte, Sardegna, Toscana, Trentino Alto Adige, Veneto].
Riferimento in FeM: http://www.funghiemicologia.com/phpBB3/ ... 182&t=9207
Gyrodon lividus (Bull.:Fr.)P. Karst.
Cappello poco carnoso, convesso, con margine spesso lobato; rivestimento da viscido ad asciutto, feltrato, asportabile soltanto a lembi, di colore giallo pallido, quindi con macchie ruggine. Tubuli e pori giallo zolfo, bluastri alla manipolazione; tubuli corti, fortemente decorrenti; pori angolosi, labirintiformi. Gambo cilindrico oppure rastremato verso la base, talvolta eccentrico, dello stesso colore del cappello, tendente ad imbrunire. Carne gialla nel cappello, senape verso la base del gambo, virante (debolmente) all’azzurro sopra i tubuli e nella parte alta del gambo.
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Re: INTRODUZIONE ALLE BOLETALES (1)
foto di Luiper
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Re: INTRODUZIONE ALLE BOLETALES (1)
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Re: INTRODUZIONE ALLE BOLETALES (1)
Genere Paxillus Fr.
Definizione: fruttificazioni con portamento clitociboide con lamelle giallo brunastre anastomosate in prossimità del gambo. Cappello depresso, con margine involuto nei giovani esemplari, da tomentoso a vellutato, spesso glabrescente con l’età. Lamelle decorrenti, giallo brunastre, imbrunenti alla manipolazione o con l’invecchiamento. Gambo centrale, corto. Carne giallastra. Odore indistinto. Sapore mite. Deposito sporale color ruggine.
Come riconoscerlo (nell’ambito della famiglia): imenoforo a lamelle.
Specie presenti in Italia: Paxillus ammoniavirescens Contu e Dessì [Sardegna], P.involutus (Batsch:Fr.)Fr. [Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Trentino Alto Adige, Umbria, Veneto] e P. filamentosus (Scop.)Fr. [Abruzzo, Basilicata, Calabria, Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Toscana. Trentino Alto Adige, Veneto].
Per approfondire: nel Forum è presente una interessantissima discussione sulle più recenti entità descritte per il genere Paxillus: http://www.funghiemicologia.com/phpBB3/ ... 549&t=5116
Definizione: fruttificazioni con portamento clitociboide con lamelle giallo brunastre anastomosate in prossimità del gambo. Cappello depresso, con margine involuto nei giovani esemplari, da tomentoso a vellutato, spesso glabrescente con l’età. Lamelle decorrenti, giallo brunastre, imbrunenti alla manipolazione o con l’invecchiamento. Gambo centrale, corto. Carne giallastra. Odore indistinto. Sapore mite. Deposito sporale color ruggine.
Come riconoscerlo (nell’ambito della famiglia): imenoforo a lamelle.
Specie presenti in Italia: Paxillus ammoniavirescens Contu e Dessì [Sardegna], P.involutus (Batsch:Fr.)Fr. [Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Trentino Alto Adige, Umbria, Veneto] e P. filamentosus (Scop.)Fr. [Abruzzo, Basilicata, Calabria, Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Toscana. Trentino Alto Adige, Veneto].
Per approfondire: nel Forum è presente una interessantissima discussione sulle più recenti entità descritte per il genere Paxillus: http://www.funghiemicologia.com/phpBB3/ ... 549&t=5116
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Re: INTRODUZIONE ALLE BOLETALES (1)
Paxillus involutus (Batsch:Fr.)Fr.
Cappello fino a 150 mm, da depresso a imbutiforme, con margine involuto, soltanto tardivamente disteso; rivestimento feltrato, asciutto, leggermente vischioso in condizioni di tempo umido, talvolta screpolato verso l’esterno, ocra brunastro, bruno, cannella, generalmente con marcati riflessi oliva, virante al bruno rossastro sporco . Lamelle decorrenti, fitte, anastomosate in prossimità del gambo, ocra pallido, poi brunastre con riflessi oliva, bruno rossastro nei punti sollecitati. Gambo più o meno cilindrico, leggermente eccentrico, concolore al cappello e come questo bruno rossastro nei punti contusi. Carne ocra pallido. Sapore leggermente acidulo.
È una specie piuttosto comune, associata sia a latifoglie che a conifere, sotto le quali cresce dall’estate all’utunno inoltrato. Si tratta di una specie tossica: sono registrati casi anche mortali dovuti alla sua ingestione.
Riferimento in FeM: http://www.funghiemicologia.com/phpBB3/ ... 87&t=17471
Foto di Gianca
Cappello fino a 150 mm, da depresso a imbutiforme, con margine involuto, soltanto tardivamente disteso; rivestimento feltrato, asciutto, leggermente vischioso in condizioni di tempo umido, talvolta screpolato verso l’esterno, ocra brunastro, bruno, cannella, generalmente con marcati riflessi oliva, virante al bruno rossastro sporco . Lamelle decorrenti, fitte, anastomosate in prossimità del gambo, ocra pallido, poi brunastre con riflessi oliva, bruno rossastro nei punti sollecitati. Gambo più o meno cilindrico, leggermente eccentrico, concolore al cappello e come questo bruno rossastro nei punti contusi. Carne ocra pallido. Sapore leggermente acidulo.
È una specie piuttosto comune, associata sia a latifoglie che a conifere, sotto le quali cresce dall’estate all’utunno inoltrato. Si tratta di una specie tossica: sono registrati casi anche mortali dovuti alla sua ingestione.
Riferimento in FeM: http://www.funghiemicologia.com/phpBB3/ ... 87&t=17471
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