Amiloidìa:riflessione

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Mario Russo

Amiloidìa:riflessione

Messaggio da Mario Russo » 13 nov 2010, 21:18

Si legge sempre che l'amiloidìa è dovuta alla reazione chimica fra lo iodio e l'amido, l'amido in presenza dello iodio colora i tessuti di un bluastro-scuro. IMLER sosteneva già molti anni orsono che in alcune boletacee è dovuta alla demolizione idrolitica del maltosio. La mia riflessione consiste nel fatto che i funghi non
contengono amido ed hanno come riserva alimentare il GLICOGENO(composto tipico degli animali), pertanto, qualcosa non mi torna. :arr: :arr: -5327

mefi
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Re: Amiloidìa:riflessione

Messaggio da mefi » 13 nov 2010, 21:48

Mario Russo ha scritto:Si legge sempre che l'amiloidìa è dovuta alla reazione chimica fra lo iodio e l'amido, l'amido in presenza dello iodio colora i tessuti di un bluastro-scuro. IMLER sosteneva già molti anni orsono che in alcune boletacee è dovuta alla demolizione idrolitica del maltosio. La mia riflessione consiste nel fatto che i funghi non
contengono amido ed hanno come riserva alimentare il GLICOGENO(composto tipico degli animali), pertanto, qualcosa non mi torna. :arr: :arr: -5327

trattasi infatti di termine usato impropriamente per indicare tessuti che reagiscono come l'amido ai composti iodati -5327

Laura Nicoletti
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Re: Amiloidìa:riflessione

Messaggio da Laura Nicoletti » 13 nov 2010, 23:43

"Amiloidia" sarà pure un termine improprio, ma rimane il fatto che la reazione positiva a sostanze iodate esiste!!
...e se è vero che lo iodio è un indicatore della presenza di amido....cosa mi sfugge???? :picchiatesta:
Aiutatemi a capire! -5327 Laura

mefi
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Re: Amiloidìa:riflessione

Messaggio da mefi » 14 nov 2010, 17:34

Laura N. ha scritto:"Amiloidia" sarà pure un termine improprio, ma rimane il fatto che la reazione positiva a sostanze iodate esiste!!
...e se è vero che lo iodio è un indicatore della presenza di amido....cosa mi sfugge???? :picchiatesta:
Aiutatemi a capire! -5327 Laura
che non c'è amido nei funghi, ma altre sostanze che hanno reazione analoga allo iodio -5327

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Re: Amiloidìa:riflessione

Messaggio da Vincenzo Migliozzi » 14 nov 2010, 19:11

Ciao

per interessare all'argomento , approfittando del fatto che questo vecchio articolo è presente in Internet , che Ulderico Bonazzi e Giampaolo Simonini sono nostri Iscritti,......vi riporto questa nota utile a comprendere l'importanza che l'AMILOIDIA riveste in Micologia.

Questo è uno dei tanti casi.
Ciao da Enzo. -5327

..............................................................................................




L'AMILOIDIA NEL GENERE BOLETUS (dal N°1 anno 1° - 1983 de IL FUNGO)

a cura di G. Simonini

La reazione di amiloidia è ormai considerata dai più come una reazione macrochimica, da effettuarsi depositando sulla carne del carpoforo in esame una goccia del reagente di Melzer o di Lugol ed osservando poi la colorazione assunta dalla carne.

Per contro la reazione di amiloidia dei Boletus ha un preciso fondamento scientifico solo se condotta per via microscopica, così come indicato da Imler, che nel 1950 fornì una relazione completa sulla reazione di amiloidia: essa consiste in una particolare colorazione assunta dalle ife dei carpofori del Boletus a causa della demolizione idrolitica del maltosio. Come riconosce R. Singer, la. reazione di amiloidia è l'unica reazione microscopica significativa delle Boletaceae.

Però, affinché essa possa produrre risultati costanti ripetibili nei carpofori di una stessa specie, deve essere condotta secondo modalità precise. Occorre pertanto attenersi alle indicazioni fornite da Imler, tratta da1 e da2: "Si evitino carpofori vecchi o in cattivo stato di conservazione. Si prelevi un piccolissimo frammento della carne dalla base del gambo, da materiale fresco o essiccato e lo si metta in una goccia di reagente di Melzer per circa 3 minuti, lo si dissoci poi un poco con un ago e lo si ponga su una carta da filtro, finché il reagente non venga assorbito. Lo s'immerga poi in una goccia di soluzione acquosa concentrata di Cloralio Idrato e la si asporti per assorbimento ripetendo l'operazione fintanto che la soluzione asportata non risulti più colorata di giallo. Si immerga nuovamente in Cloralio Idrato e si effettui l'osservazione al microscopio ottico (bastano pochi ingrandimenti) operando in luce diurna. La reazione si considera positiva quando le ife ai colorano in blu - yioletto, negativa se compaiono altre colorazioni".

Si tenga presente che il B. edulis è completamente non amiloide, il B. calopus è completamente amiloide. Pertanto è consigliabile operare contemporaneamente con queste due specie per valutare il grado di amiloidia della specie in esame.

Si sottolinea che taluni boleti a carne gialla reagiscono violentemente (quasi nero) con Melzer per via macroscopica, ma si mostrano non amiloidi seguendo la procedura di Imler.

Altri, dalla carne estremamente compatta (B. satanas), sono completamente non amiloidi sia macroscopicamente che microscopicamente. A mio parere la macroamiloidia dei boleti non è imputabile ad una precisa reazione chimica, ma ad. un assorbimento fisico più o meno veloce del reagente a secondo del grado di porosità della carne: non è pertanto da considerare significativa. A conferma di questa ipotesi vi è il fatto che mai la letteratura qualificata, per lo meno quella più nota, parla di macroamiloidia dei boleti. Temo che si tratti di un'estensione (a mio avviso non giustificata) della reazione macrochimica di Lugol, valida solo sui carpofori dei Cortinari.

Vorrei pertanto invitare coloro che si interessano di boleti ad operare sempre secondo Imler, così come suggeriscono Meixner1 e Singer2.

La mia esperienza particolare, condotta su essicati di numerosi esemplari di Boletaceae raccolti nel 1981-1982, conduce ai seguenti risultati:


amiloidia positiva intensa B calopus, B. luridus


amiloidia positiva, ma più debole B. purpureus, B. rhodopurpureus


amiloidia debole B. torosus


amiloidia debolissima B. rhodoxantus


amiloidia nulla B. satanas tipico, ecotipi di B. satanas a carne gialla e cute rosa al margine, B. pseudofectneri (Cicognani), B. radicans





Mario Russo

Re: Amiloidìa:riflessione

Messaggio da Mario Russo » 16 nov 2010, 17:59

Ho letto con attenzione l'articolo di G. Simonini e resto ancora con i miei ????, secondo Simonini, sui boleti, non avviene una vera reazione macrochimica ma la colorazione col Melzer è dovuta ad una maggiore o minore porosità della carne e.... per gli altri generi? e la colorazione di alcune ornamentazioni sporali e non di tutta la spora? ci sarà pure una sostanza che reagisce al Melzer e lo fa solo in quelle parti ove è presente o più concentrata, ma se non è l'amido, cos'è? :swe: :swe: -9459 -9459 -5327

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Re: Amiloidìa:riflessione

Messaggio da Salvatore Inzaina » 16 nov 2010, 20:25

Da Basso: "per amiloidia in micologia si intende una reazione tra iodio e amido".
Da miei ricordi di chimica sia il glicogeno che l'amido son comunque dei glucidi, per cui è comunque presumibile una analogia di risposta/reazione allo iodio.. -5327

Mario Russo

Re: Amiloidìa:riflessione

Messaggio da Mario Russo » 17 nov 2010, 15:20

Consalvo ha scritto:Da Basso: "per amiloidia in micologia si intende una reazione tra iodio e amido".
Da miei ricordi di chimica sia il glicogeno che l'amido son comunque dei glucidi, per cui è comunque presumibile una analogia di risposta/reazione allo iodio.. -5327
E' possibile, vedremo di approfondire l'argomento cor ricerche-studio mirate -6565 -5327

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