Si fa presto a dire Xerocomus

Alessio1973
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Re: Si fa presto a dire Xerocomus

Messaggio da Alessio1973 » 26 set 2010, 20:45

Pseudoboletus
Questo raggruppamento si distingue per l’assenza di caulobasidi (la superficie del gambo è quindi sterile), della particolare ecologia e per le modalità di crescita dei carpofori.
A proposito dell’ecologia va precisato che Pseuboletus parasiticus (Bull.:Fr.)Sutara, unico rappresentante europeo di questo genere, forma ectomicorrize come tutte le boletacee: il problema è che ha una scarsa efficienza nei processi di nutrimento; supplisce quindi a queste carenze sfruttando i corpi fruttiferi di Scleroderma sp. (Raidl, 1997 - non visto: citato in Binder & Hibbert, 2006).

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Re: Si fa presto a dire Xerocomus

Messaggio da Alessio1973 » 26 set 2010, 20:45

Hemileccinum
Questo genere è stato creato per accomodare le due specie critiche B. impolitus e B. depilatus. Assegnate da Singer (1967) alla sezione Luridi Fr., queste due entità sono state ricondotte da Bertault (1980) al genere Leccinum in funzione dell’anatomia del gambo. Gli studi molecolari hanno dimostrato però una certa distanza genetica da Leccinum. Proprio sulla base di analisi filogenetiche, Binder & Besl (2000) hanno assegnato queste due specie al genere Xerocomus. Nel 2007 Binder e Hibbert hanno però dimostrato una distanza genetica tra B. impolitus e B. depilatus rispetto a Xeroocmus . Proprio per questo Sutara ha proposto il nuovo genere Hemileccinum.
Hemileccinum si distingue da Xerocomus s. str. per il portamento boletoide, l’imenoforo con pori piccoli (apertura < 1 mm) e tubuli alti fino a 20 mm, depressi introno al gambo, non decorrenti, l’ornamentazione del gambo , la trama imenoforale sempre di tipo boletoide e le spore con superficie liscia.

Da questo schema restano fuori diverse specie: X. badius (Fr.:Fr.)Gilbert, X. moravicus (Vacek)Herink, X. roseoalbidus Alessio & Littini, X, ichnusanus Alessio et al. e X. cisalpinus Simonini et al. (per restare tra le specie europee riconosciute nella monografia del 2003 di Ladurner e Simonini). A proposito dei primi due Sutara scrive: “In this contribution…are placed in Boletus, but neither this solution seems toi be fully satisfactory” (Sutara, 2008: 35).

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Re: Si fa presto a dire Xerocomus

Messaggio da Alessio1973 » 26 set 2010, 20:46

Conclusioni
In conclusione l’unico carattere che sembra distinguere Xerocomus s. l. da Boletus sembra essere il portamento. I caratteri microscopici sembrano mostrare una certa gradualità tra i due estremi, rappresentati da Xerocomus s. str. e Boletus cosi come definiti da Sutara:

Xerocomus s. str. (spore bacillate / trama-Phylloporus / pileipellis a tricoderma);
Xerocomellus (spore longitudinalmente striate o lisce / trama di tipo intermedio tra Boletus e Phylloporus / pileipellis a palizzatoderma);
Boletus (spore lisce / trama di tipo-Boletus / pileipellis a tricoderma o ixotricoderma).

Per quanto riguarda la proposta di Sutara il genere Hemileccinum sembra essere un deposito creato a bella posta per collocare due specie critiche, mentre Phylloporus non sembra avere reale significato alla luce dei dati molecolari e morfologici. L’unico genere che secondo la mia opinione merita attenzione è Pseuoboletus, per la particolare ecologia e per il gambo sterile (condizione apparentemente unica tra le boletacee).
È evidente che sono necessari studi sullo sviluppo e sull’anatomia delle diverse specie: inoltre gli studi di biologia molecolare dovrebbero iniziare ad affrontare più specificatamente il problema, ampliando la ricerca anche a specie extraeuropee, per aiutare gli studi morfologici circoscrivendo gruppi più naturali possibili.

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Re: Si fa presto a dire Xerocomus

Messaggio da Alessio1973 » 26 set 2010, 20:47

Bibliografia citata
Tutti i lavori citati sono stati consultati in originale (uniche eccezioni i lavori per i quali nel testo ho specificato diversamente) e sono disponibili mia bibliografia personale.
.

Bakker H. C. den & M. E. Noordeloos (2005) – A revision of European species of Leccinum Gray and notes on extralimital species. Persoonia 18: 511-587.
Binder M. & A. Bresinsky (2002) – Retiboletus, a new genus for a species-complex in Boletaceae producing retipolides. Feddes Repertorium 113 (1-2): 30-40.
Binder M. & D. S. Hibbert (2006) – Molecular systematic and biological diversification of Boletales. Mycologia 98 (6): 971-981.
Binder M. & H. Besl (2000) – 28S rDNA Sequence Data and Chemotaxonomical Analyses of the Generic Concept of Leccinum (Boletales). Micologia 2000: 75-86 .
Chen C.-M., Peng J.-J. & K.-W. Yeh (1997) - The Boletes of Taiwan (VIII). Taiwania 42 (4): 316-323.
Coker W. C. & A. H. Beers.(1971) – The Boleti of North Carolina. Dover Pubblication. New York (reprint; originale del 1943).
Drehmel D., James T. & R. Vilgalys (2008) – Molecular Phylogeny and Biodiversity of the Boletes. Fungi 1 (4): 17-2 .
Eberhardt U. & A. F. S. Taylor (2005) – Molecular systematics of boletoid fungi. In: Munoz J. A., Boletus s. l., Fungi Europaei 2: 35-43.
Gminder A., Krieglsteiner G. J. & W. Winterhoff (2000) – Die Großpilze Baden-Wrttembergs. Band 2: Ständerpilze: Leisten-, Keulen-, Korallen- und Stoppelpilze, Bauchpilze, Röhrlings- und Täublingsartige. Verlag Eugen Ulmer.
Hills A. E. (2009) – The genus Xerocomus. A personal view, with a key to the British species. Field Mycology 9 (3): 77-96.
Jiménez J. G. (1999) – Estudio sobre la taxonomia, ecologia y distribución de algunos hongos de la familia Boletaceae (Basidiomycetes, Agaricales) de México. Univerdidad Autónoma de Nuevo León. Facultad de Ciencias Forestales. Tesis de Maestria.
Karadelev M., Rusevska K. & S. Spasikova (2007) - The Family Boletaceae s. l. (Excluding Boletus) in the Republic of Macedonia. Turk. J. Bot. 31: 539-550.
Kirk P. M., Cannon P. F., David J. C & J. A. Stalpers (2001) – Ainsworth & Bisby’s dictionary of the fungi. 9th Ed. Wallingford.
Knudsen H. & A. F. S. Taylor (2008) Xerocomus Quél. In: Knudsen, H. & J. Vesterholt, (eds.): Funga Nordica, 174-179 .
Kreisel H. (1969) – Grundzüge eines natürlichen Systems der Pilze. Lehre. Verlag von J. Cramer.
Lannoy G. & A. Estades (2001) – Les bolets. Flore Mycologique d’Europe…
Lohwag H. & M. Peringer (1937) – Zur Anatomie der Boletaceae. Ann. Myciol. 35: 295-331.
Moreno G. & F. Esteve-Raventós (1988) - Boletus aemilii Barbier, B. permagnificus Poder and Xerocomus truncatus Singer, Snell & Dick, in Spain. Lazaroa 10: 253-258.
Munoz J. A. (2005) - Boletus s. l., Fungi Europaei 2. Edizioni Candusso.
Redeuilh G. (1996) – La reazione ammoniacale nei boleti del gruppo subtomentosus. Atti delle 2e Giornate Europee di micologia Mediterranea CEMM (AE): 35-55.
Simonini G. (1996) – Delimitazione di alcuni Xerocomus con l’ausilio dell’esame della struttura cuticolare e delle spore. Atti delle 2e Giornate Europee di micologia Mediterranea CEMM (AE): 45-72.
Singer R. & B. Singh (1971) - Two new ectotroph-forming boletes from India. Mycopathologia et Mycologia Applicata 43 (1): 25-33.
Singer R. (1945) - The Boletineae of Florida with notes on extralimital species. II. The Boletaceae (Gyroporoideae). Farlowia 2 (2): 223-303 ì.
Singer R. (1965) – Die Röhrlinge. Teil I. Die Boletaceae (ohne Boletoideae). Die Pilze Mitteleuropas. Band VI. Verlag Julius Klinkhardt. Bad Heilbrunn/Obb.
Singer R. (1967) – Die Röhrlinge. Teil II. Die Boletoideae und Strobilomycetaceae. Die Pilze Mitteleuropas. Band VI. Verlag Julius Klinkhardt. Bad Heilbrunn/Obb.
Smith A. H. & H. D. Thiers (1971) – The boletes of Michigan. Ann Arbor.
Sutara J. (2008) – Xerocomus s. l. in the light of the present state of knowledge. Czech Mycol. 60 (1): 29-62 .
Taylor A. F. S., Hills A. E., Simonini G., Both E. E. & U. Eberhardt (2006) - Detection of species within the Xerocomus subtomentosus complex in Europe using rDNA–ITS sequenze. Mycological Research 110: 276-287.
Taylor A. F. S., Hills A. E., Simonini G., Munoz J. A. & U. Eberhardt (2007) - Xerocomus silwoodensis sp. nov., a new species within the European X. subtomentosus complex. Mycological Research 111: 403-408.
Watling R. (1968) – Records of Boleti and notes on their taxonomic position. Notes Roy. Bot. Garde. Edinburgh 28 (3): 310-315.

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Re: Si fa presto a dire Xerocomus

Messaggio da Vincenzo Migliozzi » 26 set 2010, 21:00

Ciao Alessio

me lo sono scaricato e me lo leggerò con calma.
Sono però andato alle conclusioni ............che non sono delle vere conclusioni ma un annuncio : sspettiamo i Risultati dell'analisi molecolare.
Dal tuo tono mi sembra di capire che , oggi , Xerocomus esiste per il manifesto aspetto esteriore mentre dalla microscopia si otrebbe tutto riunire sotto Boletus .

Ho letto troppo velocemente ?

Ho notato e te ne ringrazio che hai inaugurato il nuovo notiziario Funghiemicologia.com edizione Settembre 2010.Ti ringrazio ma di alessio ce ne vorrebbero una decina . -1987 -1987

Dal nostro Forum NON sono mai usciti commenti troppo benevoli nei confronti di Index Fungorum nè mi sembra che più di due abbiano esclamato : LO DICE INDEX FUNGORUM PER CUI DEVE ESSERE COSIì.

GRAZIE per questo interessante Documento. -6565 -6565

Enzo. -5327

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Re: Si fa presto a dire Xerocomus

Messaggio da Alessio1973 » 26 set 2010, 21:08

Enzo non hai letto troppo velocemente. La realtà (sembra) questa. Prima di capire come distinguere A da B bisogna verificare se A e B sono effettivamente distinti e a che livello. La biologia molecolare può aiutarci, a patto (come abbiamo più volte ripetuto) che si affianchi ad un lavoro morfologico. Il problema centrale secondo me è X. badius, la giusta linea di confine tra Xerocomus e Boletus....
Quanto all'Index Fungorum il commento è derivato da una osservazione fatta nel l'ormai famoso tuo topic su X. chrysenteron / X. cisalpinus....
Quanto al Notiziario era più un vezzo che una necessità ma potrebbe essere una idea da sviluppare...

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Re: Si fa presto a dire Xerocomus

Messaggio da Alessio1973 » 26 set 2010, 21:16

...per curiosità...in Funga Nordica, volume che basa la sua matrice sistematica proprio sui più recenti studi molecolari, i generi in questione sono così distinti:

Tubes easily separating and remaining whole when torn apart; tubes yellow or white when young; pores concolorous with tubes or vividly orange to red; stem (10) 20-50 mm broad, often somewhat swollen, smooth or with a well developed reticulum; cap flesh at centre generally 10-30 mm thick; flesh strongly and immediately bluening, faintly bluening or not bluening
BOLETUS

Tubes-walls splitting when torn apart; tubes yellow; pores concolorous with tubes or sligthly browining; stem 5-20 mm, in a few species up to 50 mm, cylindrical or tapering at base, smooth rough or with some irregular ribs or scales above; cap flesh at centre generally 5-15 mm thick; flesh faintly or not bluening
XEROCOMUS

Per pori scrivere a commento di Boletus: "see also Xerocomus since the limit between the two genera has changed recently due to moleculars results"....

Fabio Aste
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Re: Si fa presto a dire Xerocomus

Messaggio da Fabio Aste » 26 set 2010, 22:33

Ciao Alessio! Scarico il tuo interessante lavoro, così lo leggo con la dovuta attenzione e cosi' potremo discuterne con la dovuta calma, qui nel Forum; non stento per nulla a credere che gli Xerocomus sarebbero da far ricondurre nei Boletus s.s.....dirò di più io: potessi ci ritrasferirei tutti gli altri Generi delle Boletaceae, ad eccezione di Phylloporus, che lascerei come Genere a se stante della Famiglia delle Boletaceae, gli altri li tratterei tutti da Sottogeneri....ho una mente arcaica! -6597

Per quanto riguarda "indexfungorum", certamente che esso è un database, un archivio, anche incompleto e con errori e che essendo gestito da studiosi, porta avanti, senza dubbio, l'opinione le teorie degli studiosi che vi contribuiscono, questo è certo....ma essendo in continuo aggiornamento, al pari di altri e altrettanto prestigiosi database micologici, gli stessi possono sempre tornare utili, per cercare di dipanare dubbi, o per farne ingenerare di nuovi e per invogliare all'ulteriore approfondimento, riguardo ad un certo argomento; ad esempio: abbiamo nominato in un Topic lo Xerocomus engelii, cercando su indexfungorum non se ne trova traccia, perchè esso è stato pubblicato come Boletus engelii e pare ricombinato validamente solo nel Genere Xerocomellus, non nel Genere Xerocomus, sarà vero?...io non so risponderti, ma 'indexfungorum' questo racconta, come mai?..........Boh!.................Dubbi tutti legittimi, proposte sistematiche tutte legittime....bisogna stare solo attenti a non essere tropppo...come dire...campanilistici....vale a dire....evitare una mentalità del tipo (solo come esempio italiano): -" lo dice Simonini allora è Bibbia, se lo dice Sutara...sono baggianate"....ecco tutto qui: lo stesso spirito critico per ogni approfondimento che si desidera portare avanti............... -6597

a presto, con amicizia,
-5327

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Re: Si fa presto a dire Xerocomus

Messaggio da Alessio1973 » 26 set 2010, 22:45

sono d'accordo con te Fabio..."Dubbi tutti legittimi, proposte sistematiche tutte legittime....bisogna stare solo attenti a non essere tropppo...come dire...campanilistici....vale a dire....evitare una mentalità del tipo (solo come esempio italiano): -" lo dice Simonini allora è Bibbia, se lo dice Sutara...sono baggianate"....ecco tutto qui: lo stesso spirito critico per ogni approfondimento che si desidera portare avanti". Il problema è che spesso chi dice che tal del tali è una Bibbia lo dice senza averlo letto o...avendo letto soltanto lui !
Quando all'idea di ricondurre tutto a Boletus diciamo che la tentazione, almeno per alcuni generi, è forte. Secondo me dei generi proposti da Sutara si salva non tanto Phylloporus, quanto Pseudoboletus (per i motivi che ho scritto).

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Re: Si fa presto a dire Xerocomus

Messaggio da Vincenzo Migliozzi » 27 set 2010, 07:24

Alessio1973 ha scritto:sono d'accordo con te Fabio..."Dubbi tutti legittimi, proposte sistematiche tutte legittime....bisogna stare solo attenti a non essere tropppo...come dire...campanilistici....vale a dire....evitare una mentalità del tipo (solo come esempio italiano): -" lo dice Simonini allora è Bibbia, se lo dice Sutara...sono baggianate"....ecco tutto qui: lo stesso spirito critico per ogni approfondimento che si desidera portare avanti". Il problema è che spesso chi dice che tal del tali è una Bibbia lo dice senza averlo letto o...avendo letto soltanto lui !
Quando all'idea di ricondurre tutto a Boletus diciamo che la tentazione, almeno per alcuni generi, è forte. Secondo me dei generi proposti da Sutara si salva non tanto Phylloporus, quanto Pseudoboletus (per i motivi che ho scritto).
Ma la Mariella.................è rimasta una ...........moglie bovina. -6552 -6552

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