Evely ha scritto: ↑28 feb 2012, 17:26
Descrizione
giusto per ripassare l'etimologia convenzionale ("
= rappresentativo. Per il suo aspetto vistoso.") del suo epiteto, che si presta all'ambiguità (vedi interpretazioni che ci vedono una qualche
"rappresentatività" della specie per il genere, oppure che la intende per
"ben presente"): in assenza di esplicita spiegazione da Britzlemayr
quando lo conia, un primo approccio di verifica obbliga a passare in rassegna i dizionari/lessici latini consultabili, e troviamo che offrono traduzione del termine per: "
ciò che si ripresenta, che è presente, o in vista" (
Valbuena,
De Miguel), "
posto davanti agli occhi" (
Calonghi), "
constantemente presente" (
Olivetti), "
che si manifesta nel momento presente" (
Janneau), "
che si presenta" (
Du Cange,
Gaffiot).
Da escludere dunque un'ipotesi che Britzelmayr la volesse elevare a specie "rappresentativa" dei Lactarius. Ma quale sia caratteristica che volesse sottolineare come particolarmente manifesta, se il suo aspetto vistoso nell'insieme, oppure la
costanza del viraggio del latice, resta enigmatico. Tuttavia, credo che un'indizio suggestivo lo offre
questa breve discussione dell'uso da parte di Terulliano di quello specifico vocabolo, articolo di pochi anni precedente il battesimo del fungo da parte del cattolico
Britzelmayr: un'accorta esegesi identifica il suo vocabolo impiegato più volte, ed esclusivamente, per esemplificare il manifestarsi del divino, nel corso dell'Ultima Cena, dal pane al vino. A giudicare dal
libro dedicato da Britzelmayr all'etimologia dei nomi per le specie naturali, come non pensare, allora, che sia proprio la singolare (oltreché costante) trasformazione da neutro a "vinoso" del latice a suggerirgli un'intenzione cristologica, miracolosa di questo suo epiteto? A rileggere la sua diagnosi, d'un tratto salta all'occhio quel "lacte, ex
acquose albo
violascente" (grasseto mio)...
(A latere: per caso è emerso nel tempo un qualche link alle curiose, "
introvabili" tavole dello stesso Britzelmayr, edite da Friedländer, citate anche
dal Tintling?)