Eh magari, ogni tanto riprovo la ricerca ma senza risultati, ce n’è una decina su zobodat.atprogosk ha scritto: ↑26 giu 2023, 16:48
(A latere: per caso è emerso nel tempo un qualche link alle curiose, "introvabili" tavole dello stesso Britzelmayr, edite da Friedländer, citate anche dal Tintling?)
Lactarius repraesentaneus
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Re: Lactarius repraesentaneus
Re: Lactarius repraesentaneus
figurati: nella stessa/unica copia del vol. VIII "con 85 tavole" conservato dal MDZ... mancano le tavolemefi ha scritto: ↑26 giu 2023, 19:30Eh magari, ogni tanto riprovo la ricerca ma senza risultati, ce n’è una decina su zobodat.atprogosk ha scritto: ↑26 giu 2023, 16:48
(A latere: per caso è emerso nel tempo un qualche link alle curiose, "introvabili" tavole dello stesso Britzelmayr, edite da Friedländer, citate anche dal Tintling?)

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Re: Lactarius repraesentaneus
Complimenti.progosk ha scritto: ↑26 giu 2023, 16:48giusto per ripassare l'etimologia convenzionale ("= rappresentativo. Per il suo aspetto vistoso.") del suo epiteto, che si presta all'ambiguità (vedi interpretazioni che ci vedono una qualche "rappresentatività" della specie per il genere, oppure che la intende per "ben presente"): in assenza di esplicita spiegazione da Britzlemayr quando lo conia, un primo approccio di verifica obbliga a passare in rassegna i dizionari/lessici latini consultabili, e troviamo che offrono traduzione del termine per: "ciò che si ripresenta, che è presente, o in vista" (Valbuena, De Miguel), "posto davanti agli occhi" (Calonghi), "constantemente presente" (Olivetti), "che si manifesta nel momento presente" (Janneau), "che si presenta" (Du Cange, Gaffiot).
Da escludere dunque un'ipotesi che Britzelmayr la volesse elevare a specie "rappresentativa" dei Lactarius. Ma quale sia caratteristica che volesse sottolineare come particolarmente manifesta, se il suo aspetto vistoso nell'insieme, oppure la costanza del viraggio del latice, resta enigmatico. Tuttavia, credo che un'indizio suggestivo lo offre questa breve discussione dell'uso da parte di Terulliano di quello specifico vocabolo, articolo di pochi anni precedente il battesimo del fungo da parte del cattolico Britzelmayr: un'accorta esegesi identifica il suo vocabolo impiegato più volte, ed esclusivamente, per esemplificare il manifestarsi del divino, nel corso dell'Ultima Cena, dal pane al vino. A giudicare dal libro dedicato da Britzelmayr all'etimologia dei nomi per le specie naturali, come non pensare, allora, che sia proprio la singolare (oltreché costante) trasformazione da neutro a "vinoso" del latice a suggerirgli un'intenzione cristologica, miracolosa di questo suo epiteto? A rileggere la sua diagnosi, d'un tratto salta all'occhio quel "lacte, ex acquose albo violascente" (grasseto mio)...
(A latere: per caso è emerso nel tempo un qualche link alle curiose, "introvabili" tavole dello stesso Britzelmayr, edite da Friedländer, citate anche dal Tintling?)

Molto interessante l'ipotesi "cristologica".
Re: Lactarius repraesentaneus
mi piacerebbe trovargli un minimo di corroborazione, of course (per quanto l'esegesi di Tertulliano mi sembra sia una nicchia piuttosto arcana della filologia latina), ma per ora è l'assenza di un senso netto alternativo che mi ci fa propendere. (A MTB interessano le etimologie dei "suoi" lattari?)
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Re: Lactarius repraesentaneus
a Teresa interessa tutto quello che riguarda i lattari, anche se ovviamente predilige soprattutto la parte tassonomicaprogosk ha scritto: ↑27 giu 2023, 08:52mi piacerebbe trovargli un minimo di corroborazione, of course (per quanto l'esegesi di Tertulliano mi sembra sia una nicchia piuttosto arcana della filologia latina), ma per ora è l'assenza di un senso netto alternativo che mi ci fa propendere. (A MTB interessano le etimologie dei "suoi" lattari?)
il problema è che si trova in una fase della vita in cui ha poco tempo per dedicarsi alla micologia
Re: Lactarius repraesentaneus
Inaspettatamente, ho ricevuto copia della tavola in cui Britzelmayr ha raffigurato questa specie, cortesia di C. Volbracht (aka MykoLibri) dalla rarissima edizione Friedländer dell'ottavo volume di 'Hymenomyceten aus Südbayern' completa delle 85 tavole litografiche, colorate a mano, con la gentile concessione di poterla riportare qui (purché con attribuzione). Buona visione ;-)progosk ha scritto: ↑26 giu 2023, 20:01figurati: nella stessa/unica copia del vol. VIII "con 85 tavole" conservato dal MDZ... mancano le tavolemefi ha scritto: ↑26 giu 2023, 19:30Eh magari, ogni tanto riprovo la ricerca ma senza risultati, ce n’è una decina su zobodat.atprogosk ha scritto: ↑26 giu 2023, 16:48
(A latere: per caso è emerso nel tempo un qualche link alle curiose, "introvabili" tavole dello stesso Britzelmayr, edite da Friedländer, citate anche dal Tintling?)![]()
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Re: Lactarius repraesentaneus
Fantastica.
Credo l'abbiano vista in pochi.
Grazie Philip per la condivisione.
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Re: Lactarius repraesentaneus
Molto bella Philip: una concessione pregevole. 

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Re: Lactarius repraesentaneus
sempre sulle tracce di eventuali indicazioni originarie da parte di Britzelmayr su questa specie, mi sono imbattuto anche nelle sue note manoscritte (ai fini dell'ultima diagnosi pubblicata nel 1899), incluso schizzo colorato della specie, e gocce del latice :-0 - ve le condivido qui con la sola richiesta di non ripubblicarla altrove. (Non contengono altro di più esplicito sull'etimologia dell'epiteto, purtroppo.)
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