Neoboletus erythropus var. junquilleus

Aureoboletus, Austroboletus, Boletellus, Butyriboletus, Chalciporus, Fistulinella, Leccinum, Octaviania, Phylloporus, Porphyrellus, Pulveroboletus, Strobilomyces, Suillellus, Tylopilus, Xerocomus etc.
Franco Meiattini
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Neoboletus erythropus var. junquilleus

Messaggio da Franco Meiattini » 19 ago 2023, 16:58

Neoboletus erythropus var. junquilleus

Trovato una sola volta in bosco di leccio e macchia mediterranea, con sporadici frassini (ornielli) e rari pini domestici
La domanda che pongo è: visto il continuo cambiamento dei nomi dei funghi, è sempre valido questo nome?
Non sono molto aggiornato, ma ho letto che i cinesi l'hanno chiamato anche Sutorius junquilleus e in Wikipedia si parla di Neoboletus pseudosulphureus.
ssdsd ssbsdb
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Queletia mirabilis
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Re: Neoboletus erythropus var. junquilleus

Messaggio da Queletia mirabilis » 19 ago 2023, 18:54

Sei entrato in un campo minato e non ti hanno dato la mappa per uscirne. Ma ti confesso che anch'io salterei in aria.

Mycobank riporta "Neoboletus junquilleus (Quél.) Gelardi, Simonini & Vizzini, Index Fungorum 192: 1 (2014)" come nome prioritario, ma non credo sia corretto visto che oramai la dottrina considera junquilleus come semplice forma xanthoide (senza valore tassonomico) di Boletus erythropus.

Index Fungorum pone "Neoboletus erythropus (Pers.) C. Hahn, Mycol. bavarica 16: 132 (2015)" come "current name" e probabilmente è questa, non dico la forma corretta, ma quella più probabile. Purtroppo non ho l'articolo in questione per farmi un'idea.

Ma qui c'è da considerare le varie scuole di pensiero che non si sono ancora messe d'accordo su come chiamare il vecchio Boletus erythropus, se Neoboletus erythropus o N. luridiformis o addirittura N. praestigiator.

Sul libro Funghi in Toscana, edito dall'AGMT, il cui direttore è sempre aggiornato in nomenclatura, viene riportato come N. luridiformis.

Sutorius credo che non l'usi più neanche il suo creatore.
Wikipedia la lascerei proprio perdere.

Io lo chiamerei N. erythropus f. junquilleus, almeno nel mio personale archivio e finché qualcuno si deciderà a chiedere un nomina conservanda.

Queletia mirabilis
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Re: Neoboletus erythropus var. junquilleus

Messaggio da Queletia mirabilis » 19 ago 2023, 18:54

A proposito: bel ritrovamento! -6116

mefi
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Re: Neoboletus erythropus var. junquilleus

Messaggio da mefi » 19 ago 2023, 19:16

Queletia mirabilis ha scritto:
19 ago 2023, 18:54
A proposito: bel ritrovamento! -6116
Concordo :clap:

Raffaella13
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Re: Neoboletus erythropus var. junquilleus

Messaggio da Raffaella13 » 20 ago 2023, 01:27

Interessante ritrovamento ma spossanti :o.O: le ormai comuni diatribe sul nome che si incontrano per diverse specie. La micologia è scienza recente, mooolto perfettibile ed indagabile. Non mi cruccio

Queletia mirabilis
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Re: Neoboletus erythropus var. junquilleus

Messaggio da Queletia mirabilis » 20 ago 2023, 07:27

Raffaella13 ha scritto:
20 ago 2023, 01:27
Interessante ritrovamento ma spossanti :o.O: le ormai comuni diatribe sul nome che si incontrano per diverse specie. La micologia è scienza recente, mooolto perfettibile ed indagabile. Non mi cruccio
Il Boletus erythropus è un fungo comune, consumato in cucina e noto ormai ovunque cresca e non ci sono pareri discordi sulla sua identificazione. Ha dei caratteri morfologici ben precisi e conosciuti.
E visto che esiste l'istituto del nomen/nomina conservandum/conservanda a norma di Codice di Nomenclatura, basterebbe che le varie fazioni favorevoli a erythropus o a luridiformis si decidessero ad istituire un neotypus e richiedere all'apposita commissione la conservazione del nome. Basterebbe solo un po' di buona volontà.
L'unico che c'ha provato è stato il mio compaesano Valerio Bertolini, ma non ha trovato il numero necessario di richiedenti per il nomen conservandum.

Qui il suo complicato articolo in merito.
BERTOLINI 2019_Boletus erythropus_RdM 62(1).pdf
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Franco Meiattini
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Re: Neoboletus erythropus var. junquilleus

Messaggio da Franco Meiattini » 20 ago 2023, 10:06

Ringrazio Massimo e tutti gli altri per l'attenzione.
Quindi, da(N. erythropus var.junquilleus), Massimo passerebbe a N. erythropus f. junquilleus, cioè da varietà a forma. OK, mi va bene e credo sia più che corretto. Grazie. -5327

Queletia mirabilis
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Re: Neoboletus erythropus var. junquilleus

Messaggio da Queletia mirabilis » 20 ago 2023, 10:21

Franco Meiattini ha scritto:
20 ago 2023, 10:06
Ringrazio Massimo e tutti gli altri per l'attenzione.
Quindi, da(N. erythropus var.junquilleus), Massimo passerebbe a N. erythropus f. junquilleus, cioè da varietà a forma. OK, mi va bene e credo sia più che corretto. Grazie. -5327
Ormai è appurato che il rango di varietà è troppo elevato per una forma xanthoide, che non ha riscontri di studi molecolari e che probabilmente è soltanto una variazione edafica o chissà che altro. E ad ogni modo bisogna pur far presente che certe forme esistono, non si possono chiamare tutte come la forma tipo. In qualche modo vanno chiamate. Il giorno che verrà trovato un Boletus aereus tutto rosso, che si fa? Si fa finta di niente? A me invece pare corretto che venga segnalato che esiste anche questa forma e tanto più una forma è rara, tanto più ha diritto di avere un nome tutto suo.

Ma è solo un mio parere.

Franco Meiattini
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Re: Neoboletus erythropus var. junquilleus

Messaggio da Franco Meiattini » 20 ago 2023, 11:27

Sono molto d'accordo con Massimo. Altri esempi di forme che, per me, hanno diritto di esistere: Suillellus luridus (Schaeff.) Murrill fo. primulicolor e anche Boletus edulis f. albus (Pers.) J.A. Muñoz. -5327

mefi
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Re: Neoboletus erythropus var. junquilleus

Messaggio da mefi » 20 ago 2023, 11:36

Queletia mirabilis ha scritto:
20 ago 2023, 07:27
Raffaella13 ha scritto:
20 ago 2023, 01:27
Interessante ritrovamento ma spossanti :o.O: le ormai comuni diatribe sul nome che si incontrano per diverse specie. La micologia è scienza recente, mooolto perfettibile ed indagabile. Non mi cruccio
Il Boletus erythropus è un fungo comune, consumato in cucina e noto ormai ovunque cresca e non ci sono pareri discordi sulla sua identificazione. Ha dei caratteri morfologici ben precisi e conosciuti.
E visto che esiste l'istituto del nomen/nomina conservandum/conservanda a norma di Codice di Nomenclatura, basterebbe che le varie fazioni favorevoli a erythropus o a luridiformis si decidessero ad istituire un neotypus e richiedere all'apposita commissione la conservazione del nome. Basterebbe solo un po' di buona volontà.
L'unico che c'ha provato è stato il mio compaesano Valerio Bertolini, ma non ha trovato il numero necessario di richiedenti per il nomen conservandum.

Qui il suo complicato articolo in merito.

BERTOLINI 2019_Boletus erythropus_RdM 62(1).pdf
Un commento recente Simonini su Facebook sulla questione “nomen conservandum”, il problema è che erythropus ha un typus che andrebbe cambiato.
è esattamente ciò che ho scritto, Art. 13. Bisogna tenere presente, nel caso in questione, che il Boletus erythropus ha un typus; pertanto occorre cambiare il typus della specie, con un altro confacente al suo uso comune. Sono appunto i casi che il CN scoraggia nell'Art. 13, perché contraddicono i princìpi del CN. Nella situazione attuale, in attesa di una eventuale richiesta di conservazione del nome erythropus vs. praestigiator, il CN raccomanda in due circostanze (esempio dell'Art. 57.1 e Art. 13) di non usare il nome erythropus. Che io sappia, al momento, nessuno dei più accesi sostenitori del nome erythropus, ha intrapreso la strada della richiesta di conservazione con un typus conservandum.

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