Melanoleuca tra robinie.
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Re: Melanoleuca tra robinie.
Mazza che casino ste melanoleuche
Ho provato a ricercare la subpulverulenta ed heterocystidiosa ma fino ad ora non avendo letterarura alla mano non ho trovato qualcosa di utile da confrontare, solo immagini macro che ci possono stare ma di micro quasi niente.
Ho provato a ricercare la subpulverulenta ed heterocystidiosa ma fino ad ora non avendo letterarura alla mano non ho trovato qualcosa di utile da confrontare, solo immagini macro che ci possono stare ma di micro quasi niente.
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Re: Melanoleuca tra robinie.
Sarebbe utile Gianni vedere altri cistidi se vi sono sia fusoidi che lageniformi e i caulo per farsi un'idea generale.
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Re: Melanoleuca tra robinie.
Appena ho tempo faccio altra micro. Per ora ho confrontato le sequenze di M.subpulverulenta e M.heterocystidiosa presenti in NCBI. E, da una prima rapida analisi, sembra che le subpulverulenta siano identiche alla maggior parte di heterocystidiosa presenti nel DB.
Ecco un'immagine dell'albero di massima verosimiglianza ottenuto con MEGA-X.
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Re: Melanoleuca tra robinie.
Grazie Gianni del tuo lavoro, però necessitano di un minimo di spiegazione basilare per capirci qualcosa.
I numeri finali che vengono espressi in bp cosa sarebbero?
Sono la percentuale di variazione numerica dei nucleotidi dalla sequenza molecolare estratta su ogni campione?
Quindi il min di 505 bp e il max di 906 bp si può considerare una percentuale minima di variazione genetica?
Cerco di capirci qualcosa su un argomento assai complicato.
A parte questo mi pare di capire che il bruno arancio o rossastro del cortex nel gambo sia un carattere abbastanza unica per subpulverulenta. Giusto?
I numeri finali che vengono espressi in bp cosa sarebbero?
Sono la percentuale di variazione numerica dei nucleotidi dalla sequenza molecolare estratta su ogni campione?
Quindi il min di 505 bp e il max di 906 bp si può considerare una percentuale minima di variazione genetica?
Cerco di capirci qualcosa su un argomento assai complicato.
A parte questo mi pare di capire che il bruno arancio o rossastro del cortex nel gambo sia un carattere abbastanza unica per subpulverulenta. Giusto?
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Re: Melanoleuca tra robinie.
Il numero prima di bp indica solamente il numero di basi in quella sequenza. L'importante in quell'immagine è constatare come la distanza delle sequenze nel sottoalbero superiore sia praticamente zero.
Sol colore aranciato della carne, ricordo di una M.rufipes ma devo andare a rivedere cosa sia.
Ciao
Gianni
Sol colore aranciato della carne, ricordo di una M.rufipes ma devo andare a rivedere cosa sia.
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Re: Melanoleuca tra robinie.
Ok grazie Gianni, quindi son la stessa specie.
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Re: Melanoleuca tra robinie.
Non sono un esperto di genetica quindi affermarlo con certezza non e` il mio scopo. Certo da quello che e` venuto fuori confrontando le sequenze su NCBI farebbe pensare a una unica specie. In generale bisogna anche vedere "chi" le ha determinate come subpulverulenta e heterocystidiosa, ed e` per questo che ho scritto nella descrizione di ognuna chi l'aveva inserita. Alcune sono di Para/Fontenla (assieme a Vizzini), quindi una fonte attendibile.
Poi scrivo a Para per un parere autorevole.
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Re: Melanoleuca tra robinie.
Ok Gianni, fa sapere se ci son son novitá in merito.
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Re: Melanoleuca tra robinie.
Cellule marginali o paracistidi non rilevati.
Caulocistidi piuttosto scarsi, quasi assenti nella parte mediana o alla base del gambo (circa 1 caulocistidio ogni 3 vetrini).
Questo è l'unico "fotogenico", cioè interamente visibile e non spiegazzato, che ho avuto modo di immortalare.
Caulocistidi piuttosto scarsi, quasi assenti nella parte mediana o alla base del gambo (circa 1 caulocistidio ogni 3 vetrini).
Questo è l'unico "fotogenico", cioè interamente visibile e non spiegazzato, che ho avuto modo di immortalare.
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Re: Melanoleuca tra robinie.
Presenti ciuffi di terminali di ife clavate sul gambo.
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