La geotropa è un altro fungo interessante, un po’ come il ferlengo, per la sua fortuna nel tempo in circuiti lontani dai centri di potere, come se avesse una spiccata vocazione più regionale che non nei mercati o banchetti più blasonati, urbani.
Una testimonianza ne è l'impressionante varietà dei nomi vernacolari locali con cui è conosciuta - nessuno dei quali s'è mai riuscito ad imporre a livello nazionale. A parte proprio il numero di appellativi, è notevole anche la varietà di tipologia di nome che nel tempo, in Italia, si è meritato.
Basandomi sull'impareggiabile
repertorio di nomi vernacolari raccolti da U. Bonazzi, integrato con qualche altra segnalazione reperita in rete, si possono dividere i nomi in otto tipologie: cromatico (che menziona un coloro distintivo), stagionale (che lo colloca nel calendario), morfonimo (che ne descrive la forma), ecologico (che ne registra l'abitat o associazione prediletta), geografico (che lo da appartenente a un determinata regione), fisiologico (che ne accenna caratteri fisici), miconimo (che lo relaziona con altre specie di fungo), e formazionale (che ne annota una tipica geometrie di crescita). Vedendoli in ordine partendo con quella che registra il numero maggiore di nomi specifici della geotropa:
formazionale (oltre 30 varianti, su cinque temi):
Ordinale/Ordinello/Ordenaio/Ordenario/Ordenacio/Ordinacio/Ordinato/Ordinatu/Nòrdinàtu/Straordinario/Fungo ad ordine; Fungia di filera/Func’i filagnu/Funciu filarino; Fons de l’arc/Fung a ring/Fungu ti ringa/Fungo di ruota/Circhjaru; Catenari/Cardinale/Cardinalu; Fons de la saèta
stagionale (oltre 20 varianti, su sei temi):
San Martin/Martinké (= fungo di S. Martino, l'11 novembre); Brumale/Brumao/Brumajo/Brumaro/Brumano/Brumeo/Brumino/Grumato; Prugnolo d’autunno/Brugnolo d’autunno/Spignolo autunnale; Spignolo d’ottobre; Sementin (presumo = fungo del periodo di semina?); Natalìnu
morfonimo (una dozzina di varianti, su cinque temi):
Cembalo/Cimbalo/Cimballo/Cirimballo/Cirimbâll; Capèl da prēt/Caplòn; Mbutu/Ordenario a imbuto; Orcella de bosco; Calice assolato
cromatico (una decina di varianti, su sette cromie):
Ordinario bianco/Brumajo bianco; Fungo giallo; Ordinario rosa/Brumino rosa; Spinarolo rosciolo/Ordinato rosso; Brumino nocciola; Brunella/Fungo bruno; Fungo bruno bianco
ecologico (nove varianti, su otto temi):
Fungo de ginestra; Fungo de scopo; Cardolinu ‘e arrideli (= fungo d’ilatro); Ferlenga; Cardolinu ‘e padenti (= fungo di bosco)/Orcella de bosco; Cerrajolo; Ordinario de prato; Funcia campagnola
miconimi (nove varianti, su due temi):
Prugnolo d’autunno/Brugnolo d’autunno/Brugnolo statareccio/Spignolo autunnale/Spignolone/Spignolo d’ottobre/Spinarolo rosciolo; Galinèle (in relazione ai galletti?)/Prsutnize (= fungo-prosciutto, nome comune sloveno/croato anche per
C. cibarius)
fisiologico (cinque varianti/temi):
Fungo duro; Carniccio; Ciccino; Miretta àvuta (= alta); geotropa (= dritto in terra)
geografico (tre varianti/temi):
Fong del Monte Brione; Ordinario maremmano; Cimballo di Volterra/volterrano
Restano una serie di altri nomi di cui non sono riuscito a ricostruire il preciso significato, tale da farli rientrare in queste tipologie (forse voi ne sapete di più?): Brisa/Sbrisa periola/priola, Periòla (Veneto, Vicentino); Brisa della streja (Veneto); Carrere eccezionali (Vieste FG); Funciu ‘mpiriali (Siciliano); Frullicarolu; Lingua de bö (Alta Valle del Vara SV); Mireta/Miretta/Miretta àvuta (comunità calabresi arbëreshë, Sila Greca/Cosentino); Orticiola (Mugnano PG); Paralengo reale (prov. Massa Carrara); Santa Caterin (= fungo di Santa Caterina, Genovese); Teneretico (Sant'Oreste RM).
Insomma: una specie davvero cosmopolita (almeno in Italia) e dalle molte identità... (Ultimo dubbio: in italiano, geòtropa, o geotròpa?)